giovedì, marzo 06, 2008

Real Madrid, novanta minuti di pura impotenza.

Una Roma perfetta, sfrondata di tutte le ingenuità che l’ anno scorso gli erano costate il 7-1 a Old Trafford, elimina con pienissimo merito un Real Madrid in caduta libera: ora che non hanno più dalla loro né la condizione psicologica né quella atletica, ai merengues rimane soltanto da riflettere sulle spaventose carenze di gioco. Quarta eliminazione di fila agli ottavi di Champions, una vergogna per un club che proprio della dimensione europea ha fatto il suo fiore all’ occhiello, e bilancio sempre più deludente, già quasi fallimentare, per il calcio spagnolo, che mantiene soltanto due squadre fra Champions e Uefa.

Sempre più allarmante è la difficoltà nel creare occasioni dei madridisti. Non è più un caso: secondo tempo col Betis, secondo con la Roma, sconfitta casalinga col Getafe, oggi. Quando gli avversari gli cedono il possesso-palla e non gli concedono spazi in contropiede, il Real Madrid cessa di colpo di essere quella squadra che segna tre gol con mezza occasione. Senza spazi per verticalizzare è costretto ad elaborare, e qui casca l’ asino: carenza di qualità e geometrie nella costruzione del gioco, manovra disordinata, capacità di improvvisare nell’ uno contro uno limitata al solo Robinho. Non sembrava il Madrid la squadra obbligata a recuperare: la Roma ha gestito a piacimento i ritmi della partita, giocato al gatto col topo, facendo presto piombare nel silenzio il Bernabeu e oltraggiando tutta la leggenda del “miedo escenico” e dei “noventa minutis en el Bernabeu son molto longos” di Juanito.

Ci hanno messo il loro pure assenze importantissime ad accentuare questi problemi strutturali, e a dimostrare anche lo squilibrio nella costruzione della rosa, in alcune zone scoperta, in altre sovraffollata di doppioni, in altre ancora troppo dipendente da determinati giocatori.
Su tutti Sergio Ramos e Van Nistelrooy: il terzino è l’ unico capace di dare ampiezza a una fascia destra priva di un esterno di centrocampo di ruolo, e se poi ci aggiungiamo che Robinho ha spesso svariato in zone centrali capiamo perché la Roma ha facilmente chiuso in un imbuto le confuse iniziative del Real Madrid; con l’ assenza di Van Nistelrooy è invece mancata, come ha ben notato Massimo Mauro in telecronaca, la capacità di allungare la difesa avversaria impegnando i centrali e favorendo la creazione di spazi tra le linee, oltre alla capacità dell’ olandese di tramutare in gol anche i palloni più improponibili (cioè il 90% di quelli che il Real stasera ha fornito ai suoi attaccanti). Proprio Raul è solito avvantaggiarsi di questi spazi girando attorno e intervenendo in seconda battuta, ma stasera il capitano ha dovuto surrogare RVN, e non è la stessa cosa (anche se un gol Raul l’ ha fatto, seppure in nettissimo fuorigioco). La rosa ridotta all’ osso dagli infortuni offriva poi a Schuster poche opportunità di cambi incisivi a partita in corso, limitati al solo Drenthe, pure modesto stasera (ma anche Higuain poteva servire).

Male poi il centrocampo, incapace di costruire gioco sia per la carenza di movimenti collettivi apprezzabili in grado di offrire opzioni di passaggio e di favorire una buona fluidità di manovra, sia per le ricorrenti imprecisioni. Non ha mai convinto la mediana di questa squadra, anche quando si stravinceva pareva soltanto una mera zona di transito prima di finalizzare un contropiede o una zona dalla quale gli avversari erano liberi di arrivare con estrema facilità fino al limite dell’ area di Casillas.
Diarra fa lo spazzino, ma a Madrid non è mai stato straordinario nemmeno in questa che è la sua principale funzione, Gago si danna l’ anima, rincorre avversari ruba palloni spezza contropiedi con falli tattici, ma paragonato al giocatore di classe e visione di gioco del Boca sembra quasi un medianaccio senza arte né parte.
Nella prima parte della stagione il Real Madrid ha sfruttato in maniera micidiale il gioco nelle due aree, nella sua con i salvataggi di San Iker, in quella avversaria con i gol di Van Nistelrooy e Raul e le galoppate di Robinho: ora però le strategie con cui gli avversari lo affrontano son cambiate, ed urge assolutamente trovare quel filo conduttore in mezzo al campo che finora è assolutamente mancato. Disastrosa pure la prestazione di Pepe in difesa, impreciso e poi scherzato e costretto all’ espulsione da un Vucinic devastante.

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11 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Proporre la coppia Gago-Diarra nel centrocampo di una squadra che era obbligata a vincere è stata una pessima mossa, che fa perdere parecchi punti alle quotazioni di Schuster. Pienamente d'accordo con la tua analisi, la sensazione di impotenza del Real è stata palese dal primo all'ultimo minuto. Manovra lenta, pochissime idee (del resto quando in cabina di regia c'è Guti, giocatore che non ho mai sopportato...), una formazione senza capo nè coda. La Roma invece con tre-quattro tocchi arrivava al tiro.

Non ho seguito molto le Merengues negli ultimi tempi ma non credevo fossero ridotte così male.

9:31 AM  
Anonymous Anonimo said...

Piccolo commento anche sul Siviglia: credo che lo specchio di come siano andate le cose possa essere Capel: inizio folgorante, poi lento ma progressivo spegnimento, fino a scomparire dal campo. Un pò di arrosto insomma, ma anche tanto fumo. E poi, nel caso del singolo giocatore, quanti tuffi. Ma ha questo atteggiamento anche nella Liga?
Onestamente ritenevo i turchi inferiori al Siviglia solamente in due ruoli: quello del portiere (e si è visto) e quello della prima punta (Kezman è sempre peggio, sta davvero diventando una sorta di Inzaghi....Simone però!). Per il resto con gente come Alex, Lugano, Aurelio (gran partita), Boral e Gokhan con il Siviglia, almeno quello di quest'anno, te la puoi giocare alla pari.
Speriamo che ora vengano sorteggiati con lo Schalke 04....

9:39 AM  
Blogger valentino tola said...

Schuster ha insistito fin troppo nella coppia Gago-Diarra ieri sera, coppia che pure in assoluto ritengo la più equilibrata fra quelle disponibili nel centrocampo madridista: però ieri bisognava sbilanciarsi un po' prima, invece Bernardo non ha fatto nulla per cambiare il quadro tattico fino all' ora di gioco. Ieri il Madrid non ha avuto a disposizione nemmeno un contropiede (a parte uno dopo la traversa di Vucinic, e infatti lì Robinho stava per fare subito male) e non ha avuto nemmeno la possibilità di semplificare drasticamente l' azione buttando la palla in area per Van Nistelrooy, oltre a non avere uno straccio di gioco sulle fasce, soprattutto a destra (quando Ramos si prese quell' ammonizione all' Olimpico, lì si potevano già intuire parte degli scenari di ieri sera).
La manovra non può essere affidata a Guti, perchè è un trequartista (l' unico nella rosa, altro errore di pianificazione dipendere da un giocatore così lunatico, ieri datosi alla macchia): servono giocatori nuovi in mediana (un De Rossi e un Aquilani...) e serve un allenatore che lavori meglio sulla fluidità di manovra, perchè il Real Madrid di quest' anno per tanti aspetti (non-)gioca in maniera simile a quello di Capello, una menzogna pura e semplice la storia del cambio di stile con l' arrivo di Schuster.

Credevo che il Sevilla sfoderasse la sua migliore versione, come già quest' anno ha fatto in alcuni match con altre grandi, avendo mostrato le peggiori distrazioni soprattutto nelle partite di "ordinaria amministrazione" in Liga. Invece così non è stato, ed è chiaro che una squadra fragile, incapace di difendere i calci piazzati e fifona fino a schiacciarsi tutta a ridosso di Palop, le può prendere da chiunque, è vulnerabile e alla mercè di qualunque avversario, ancora di più di una buona squadra come il Fenerbahçe.
Un peccato, perchè il Sevilla nella miglior versione lo ritenevo capace di giocarsela con tutti, ha un gioco fra i più interessanti visti negli ultimi anni, ma l' immagine di solidità acquisita con Juande è andata in fumo con un tecnico che afferma che le palle inattive non si possono allenare (sic).
Per quanto riguarda Capel, di parole ne ho spese già troppe, mi limito a confermare l' esattezza di tutte le tue impressioni. Mi viene in mente a riguardo un giudizio trancianti che Sacchi diede di Dalmat quando questi era al Marsiglia, in tempi non sospetti: "è un grande talento, ma non sa giocare a calcio", suppergiù una cosa del genere. Ecco, nell' attesa che Capel impari a giocare a calcio, preferirei lasciare in campo Navas e non lui per fare entrare Koné (anche qui, Manolo se l' è cercata: non avrebbe fatto comodo un Kerzhakov in quella situazione?).

Kezman non l' ho mai sopportato, sin da quando faceva tutti quei gol di stinco sui cross di Rommedahl e Robben... certo, una bella differenza con chi dall' altra parte aveva Kanouté e Luis Fabiano... comunque il serbo in parte è stato utile l' altra sera, l' ho visto molto aggressivo e caparbio, qualche problema l' ha creato ai due centrali del Sevilla col movimento senza palla e col pressing, poi vabbè la qualità è quella che è.

Per il sorteggio, spero in una mano di nuovo benevola per il mio Barça (anche se dicono che prima o poi bisogna affrontarle tutte... macchè, preferisco un cammino semplice finchè si può, guarda il Milan l' anno scorso e l' Italia ai Mondiali), che altrimenti vedrei in seri guai con le tre inglesi finora qualificatesi. Schalke-Fenerbahçe onestamente no, vorrei semifinali del più alto livello possibile.

11:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

il buon Mateja però un golletto l'ha messo dentro, all'andata.. (mi pare che al ritorno abbia infilato anche il rigore).

comunque in Olanda, tra un colpo di stinco e uno di ginocchio, ha fatto (circa) 130 gol in 170 partite...

scusate lo sapete che sui giocatori slavi sono maledettamente di parte ;)

marco

5:44 PM  
Blogger valentino tola said...

Però al Chelsea e all' Atlético...

5:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

nell'Atlético, è vero, è andato male: sotto le aspettative;
nel Chelsea veniva utilizzato esterno destro nel 4-3-3 e come tutti sanno non è il tipo da "dribbling, scatto e cross"

marco

6:25 PM  
Blogger Marco Perciabosco said...

quale sarà il prssimo allenatore del real per il 2008/2009????io punto dieci euro su mourinho.. voi????

6:48 PM  
Blogger Antonio Giusto said...

Ieri in campo s'è vista una Roma magnifica, concreta e, sopratutto, senza paura, a differenza di quanto fatto vedere l'anno scorso all'Old Trafford di Manchester. Più penso a questa cosa, più mi convinco che le 7 pappine prese a Manchester dalla Roma lo scorso anno le abbiano fatto solo tanto, tanto bene.
Per quanto riguarda il Real, invece, leggendo Gago e Diarra nella formazione iniziale mi è sùbito tornata alla mente l'infausto viaggio al Mestalla dell'Inter nella scorsa stagione, quando Mancini mise in campo Burdisso... mediano dal primo minuto, dimostrando di volersi giocare la gara - al massimo - in contrpiede, senza rischiare nulla in fase difensiva. Non esattamente la miglior cosa da fare quando c'è la necessità assoluta di vincere.

Passo ora ad altro: ho letto che ieri hai anche tu seguito la parte finale di Porto - Schalke, e penso che ti abbia colpito Neuer. Io per ora mi sono fatto di lui quest'idea: è il nuovo Lehmann, visto che come l'ormai portiere di riserva dei Gunners alterna giornate in cui non farebbe entrare nella propria porta neppure una mosca ad altre in cui riesce a combinare papere clamorose. Tu che ne pensi?

7:27 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Marco Perciabosco
Eh, piano! Aspettiamo il termine della stagione prima di scavargli la fossa.
Comunque un duello Barça-Madrid col "Grande Provocatore" Mourinho sulla panchina merengue sarebbe spettacolo puro... e penso anche che nel caso Schuster dovesse andarmene il tuo pronostico avrebbe elevate probabilità di realizzarsi.

@ Antonio
Qui bisogna anche un po' dare delle attenuanti a Schuster, che non poteva disporre di Sneijder e ha dovuto avanzare Baptista per poter un pochino surrogare l' assenza di Van Nistelrooy.
L' errore è stato sicuramente quello di tenerli in campo troppo tempo: non finisce di stupirmi però il basso profilo di Gago, che è giocatore di qualità superiore rispetto a quella che fa vedere al Madrid, dove sgobba come un mulo ma non riesce a costituire un punto di riferimento valido nell' eleborazione della manovra.
Oltre a un problema di qualità e affidabilità negli uomini del centrocampo (nemmeno Baptista e Sneijder secondo me possono dare i tempi all' azione) c'è poi il problema che questa squadra non ha proprio un' idea di gioco che vada oltre la percussione a velocità supersonica in contropiede (azione che sviluppa in maniera stupenda, ma non può bastare da sola, se trovi una Roma che si dispone ordinatamente nella sua metacampo).

Sì, ho visto i supplementari, simpatizzavo leggerissimamente per i portoghesi, che hanno trovato un muro Neuer, le cui parate in alcuni casi non sono riuscito addirittura a capire (strepitosa pure quella sul rigore di Lisandro).

8:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

portiere molto istintivo (formidabile su quel rigore e sul colpo di testa di Tarik), Neuer l'ho visto così così su un paio di uscite a vuoto (parlo di palle alte); in ogni caso, molto interessante.

sul Real d'accordo con Vale: senza Sneijder, la coppia Gago-Diarra era quasi obbligata (anche perchè Baptista ha dovuto fare il centravanti).
Purtroppo, nelle situazioni che contano, ad Higuain fanno fare sempre il turista (non che avrebbe cambiato il match ma chissà)

marco

9:34 PM  
Blogger valentino tola said...

@ Marco
Proprio la parata su Tarik non sono riuscito ancora a capirla :-)

Higuain deve cambiare aria, lo voglio vedere VALORIZZATO, per me è fortissimo, si è visto un 30% di quello che potrebbe dare.

9:43 PM  

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