lunedì, aprile 21, 2008

Piazza pulita.


Dopo l' umiliazione di Bilbao, è accaduto l' ovvio: Koeman rescinde consensualmente il contratto col Valencia, e lo stesso fanno gli assistenti Bakero e Bruins Slot, il direttore sportivo Miguel Ángel Ruiz, uno dei responsabili del disastroso mercato, e il segretario tecnico Antonio Fernández, il cui posto verrà preso da Juan Sánchez, che vi ricorderete come attaccante del Valencia ai tempi di Cúper, il quale in questo nuovo ruolo assumerà anche le funzioni del direttore sportivo, figura ora cancellata dall' organigramma societario.
Il sostituto di Koeman con tutta probabilità sarà invece Voro, fino ad oggi delegato del club (il tizio in secondo piano nella foto), anche lui ex giocatore del Valencia (e del Deportivo, oltre che uno dei 23 nazionali di Usa '94) nella prima metà dei '90, che avrà come vice José Manuel Ochotorena, fino ad oggi allenatore dei portieri.
Non è da escludere che questo ribaltone implichi anche il ritorno sulla scena di Cañizares, Angulo e Albelda, epurati da Koeman con una scelta che all' epoca approvai perchè pensavo potesse dare una scossa, mentre a conti fatti dovrebbe aver incrinato le cose nello spogliatoio. Dei primi due non si è sentita la mancanza, sia chiaro, ma il ritorno di Albelda potrebbe risultare un' iniezione decisiva di carisma in questo delicatissimo finale di Liga.

Il bilancio di Rambo, a parte la bizzarra eccezione della Copa del Rey, è un disastro di dimensioni storiche: eliminazione dalla Champions (peraltro ben avviata da Quique con lo 0-2 a Trondheim, questo non dimentichiamolo), e poi 22 partite nella Liga con la miseria di 4 vittorie, 6 pareggi e 12 dico 12 sconfitte, con 19 gol fatti e 35 subiti.
Un' opera di demolizione anche di quelle fondamenta di credibilità che aveva il Valencia di Quique, limitato ma perlomeno forte di una chiara identità. Ingaggiato con la non meglio precisata consegna di giocare "all' olandese" (pensando che per questo bastasse il passaporto, dimenticando che Koeman nelle sue precdenti esperienze non aveva mai dimostrato nè particolare genialità tattica nè tantomeno calcio-champagne), Koeman ha passato mesi a sperimentare, a ruotare e sballottare giocatori per il campo, senza trovare mai loro una posizione fissa in un modulo riconoscibile e affidabile. I posteri ricorderanno questo suo famigerato 4-3-3 (alternato a timidissimi sporadici ritorni al 4-4-2/4-2-3-1), in realtà tale solo nella lavagnetta o sui disegnini dei giornali, più vicino a un 4-5-1 dove nessuno riesce ad avanzare di un metro e dove il povero Villa spesso è finito abbandonato a sè stesso e Silva ha faticato a trovare una collocazione stabile e una regolarità di rendimento.
C'era l' intenzione di giocare di più la palla (molto allenamento col pallone, come consueto nei tecnici olandesi), ma non si è andati mai oltre uno sterilissimo ed estenuante gioco orizzontale, senza sovrapposizioni e movimenti senza palla, con l' azione individuale come unica risorsa.
Il Valencia di Koeman ha fatto le cose migliori quando in realtà ha potuto giocare di rimessa, cedendo l' onere del possesso-palla agli avversari, come faceva con Quique, con la piccola differenza che è andata completamente perduta l' organizzazione in fase di non possesso della quale la squadra faceva sfoggio col tecnico precedente: certo, ci siamo lamentati spesso che con Quique le linee rimanevano troppo basse, che questo obbligava Silva a partire troppo lontani dalla trequarti, ma perlomeno i reparti si muovevano con grande coordinazione, la squadra era corta e copriva il campo ordinatamente, mentre la strategia di Koeman è consistita prevalentemente nell' ammucchiata alla rinfusa davanti ad Hildebrand, con Villa più di una volta costretto a rincorse sfiancanti per coprire zone che in una squadra organizzata mai e poi mai dovrebbero essere di sua competenza.
Perplessi, è dire poco, hanno lasciato anche le scelte di formazione, sia dall' inizio che a partita in corso: dal centrocampo senza senso con Maduro e Marchena, due doppioni, contemporaneamente, sino al recente accantonamento di Banega (ancora non pienamente inserito ma parso in alcuni momenti l' unico centrocampista capace di prendersi la responsabilità di guidare la squadra e dare qualità alla manovra) , alla preferenza per Arizmendi rispetto a Joaquin (che a quanto pare ha pagato un arrivo in ritardo di tre minuti all' allenamento), sino all' incomprensibile ostracismo nei confronti di Zigic.
Poi cambi spesso senza molta logica, o comunque non in grado di aggiungere qualcosa di rilevante, anche quando i momenti delle partite richiedevano qualcosa in più del "pedina per pedina" cui spesso Koeman si è limitato, nella paura forse di snaturare il suo modulo delle meraviglie.
L' unico apporto positivo che va sinceramente riconosciuto a Koeman è quello di aver lanciato con decisione nel grande calcio Mata: messo da parte incomprensibilmente da Quique (che lo fece fuori dopo nemmeno una partita intera, ad Almeria alla seconda giornata), il talentuoso mancino ha mostrato di gradire e saper fare tesoro della fiducia del tecnico olandese. Schierato largo a sinistra o anche come mezzala con ampia libertà di incursione, l' ex canterano madridista ha evidenziato una netta crescità di concretezza nel suo gioco, rapido, incisivo ed efficace negli inserimenti e nelle conclusioni sottoporta (l' unico schema offensivo interessante del Valencia di Koeman era proprio questo: Silva viene incontro sulla trequarti, cerca lo scambio con Villa che si allarga sulla sinistra, attira i difensori e apre lo spazio proprio per l' inserimento centrale di Mata, vedere ad esempio l' azione dell' 1-0 nella finale di Copa del Rey col Getafe).
Ora l' unica cosa da fare è augurare al Valencia di uscire indenne da quest' incubo e poter azzerare tutto la prossima estate.
FOTO: as.com

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8 Comments:

Blogger Francio McLintock#5 said...

l'importante sarà averla pulita proprio tutta..trend davvero disastroso se si esclude la coppa!

8:18 PM  
Blogger valentino tola said...

L' organigramma è stato rivoluzionato, certo poi in estate andranno chiarite bene le cose a livello societario, senza dimenticare comunque che il rischio di retrocessione è ora fortissimo.

A caldo su Barça-United: molti parleranno di brutto Barça, a me invece è piaciuto.

10:43 PM  
Anonymous Anonimo said...

forse la miglior partita del barca quest'anno(considerando chi aveva di fronte)
formidabile iniesta, in affanno marquez e male deco nelle azioni che potevano essere decisive(sono prevenuto, mai stato suo estimatore)
per il manchester grandi rooney e ferdinand
c.ronaldo e messi hanno dato sempre spettacolo quando ne hanno avuto la possibilità
sinceramente non ho visto una partita cosi deludente come dicono

daniele

10:51 PM  
Blogger valentino tola said...

Siamo d' accordo: io da tifoso blaugrana son soddisfatto per la prestazione, in alcuni momenti del primo tempo ero addirittura orgoglioso di come la squadra stava occupando il campo... comunque adesso preparo un articolo.

11:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

Nel primo tempo il Barça era piaciuto anche a me,però nel secondo tempo è calato e a cominciato a tocchettare fin troppo.
Poi direi che viste le premesse la partita o è stata eccome deludente,si parlava di calcio spettacolo,28 gol nelle precedenti sfide,qui invece di carne al fuoco ce ne p stata davvero poca...ovviamente la colpa è stata principalmente del manchester;ci sta andare a fare una partita tatticamente accorta,ma per i miei gusti una squadra del livello dei reds non può scendere in campo con il solo scopo dello 0-0.
Probabilmente si rivelerà una scelta azzecata,ma visto il mio modo di intendere il calcio,mi permetto di dissentire.

Prox

12:18 AM  
Anonymous Anonimo said...

Commenti a caldo:
scandaloso l'atteggiamento dei reds. va beh ferguson se la è presa in culo svariate volte cercando di fare la partita, ma questo anticalcio è di altri tempi e non certo inglese. Far giocare rooney terzino è uno scandalo, 10 persone sempre dietro la linea del pallone, tevez a far pressing sul portatore di palla sempre.. a sto punto ci credo che cercano gattuso.. cristiano ronaldo ci godo che hai sbagliato, fai meno il figo... bellissima la scena di messi che dice "espera espera" perchè vuole giocare ancora... io non capisco come qualcuno possa criticare un giocatore generoso come eto'o.. quanto mi piace carrick..

1:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ottima cosa,speriamo non sia troppo tardi,quando prendi 5 gol in quel modo significa che ci sono problemi a tutti i livelli,e che la squadra è in caduta libera.
Koeman beh,far rimpiangere quique era un compito pressochè impossibile,ma lui,stoico fino alla fine,c'è riuscito,meriterebbe un monumento,già vedo flores con lo scalpello...;)

Di scusanti koeman ne avrebbe anche qualcuna,ha preso in corsa una sqadra alla deriva,con una situazione societaria abbastanza incasinata,ma un disastro simile,con la zona retrocessione a 4 punti,neanche negli incubi peggiori...ci ha indubbiamente messo del suo,salverei comunque la valorizzazione di mata,per il resto anche su parecchi acquisti discutibili ha le sue responsabilità (maduro?!).

La coppa ha salvato,fino a un certo punto,la stagione,almeno in prospettiva futura (volendo ora trattenere i big è già più fattibile)se questa sarà la scossa decisiva lo dirà il campo (andava fatto già da tempo,a mio avviso,ma a valencia temo abbiano un concetto tutto loro di tempismo),ma retrocedere con la squadra che ha il valencia sarebbe un crimine contro il calcio.
Tu valentino come vedi la situazione,per l'anno prossimo?
Secondo te ci sarà un ridimensionamento,anche tecnico,o verrà archiviata come "stagione sfortunata"?
Chi pensi sarà l'allenatore della prossima stagione?


Ciao,


Manuel.

12:58 AM  
Blogger valentino tola said...

Con Quique perlomeno la squadra aveva un' identità, glielo abbiamo sempre riconosciuto, un' identità con molti limiti ma sicuramente preferibile alla totale assenza di punti riferimento nella quale è sprofondato il Valencia attuale.

Sull' allenatore per la prossima stagione sono completamente in alto mare. Prima bisognerà vedere la categoria in cui giocherà il Valencia, poi non sono ancora chiare le situazioni dei vari Marcelino, Emery e Laudrup, il cui nome è stato accostato a tante squadre. Penso sarà uno di questi emergenti molto più che un big il prossimo allenatore (i big vogliono fare la Champions), per il Valencia si è parlato di Emery, ma c'è la fortissima concorrenza dell' Atlético (e non è nemmeno escluso che il tecnico guipozcoano resti un altro anno ad Almeria).
Altri nomi che terrei d' occhio sarebbero quelli di Valverde e Mendillibar.
Sulla questione dell' eventuale ridimensionamento potrebbe avere i suoi effetti anch l' Europeo: qualora Silva e Villa disputassero un grande torneo, le richieste per loro aumenterebbero, e i giocatori potrebbero logicamente preferire l' offerta di qualche squadra che disputa la Champions.
Ove queste variabili non dovessero incidere, penso che la linea generale sarebbe quella di prendere questa come una stagione sfortunata, fermo restando che molti giocatori (che hanno deluso o che hanno ampiamente stufato) se ne dovranno andare e che un bel po' di ritocchi saranno necessari.

5:49 PM  

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