domenica, aprile 06, 2008

TRENTUNESIMA GIORNATA: Mallorca-Real Madrid 1-1: Sneijder (R); Borja Valero (M).

Il Madrid accoglie con un sospiro di sollievo questo pareggio, visto l’ andazzo di una partita in cui solo la sfortuna, le imprecisioni sotto porta e pure un arbitraggio discutibile hanno impedito al Mallorca di portarsi a casa l’ intera posta. Sofferenze soprattutto nel secondo tempo, a partire dal secondo giallo mostrato a Ramos al 65’.

Formazione-più o meno-tipo per Manzano, Schuster conferma il tridente “verticale” con Higuain e Robben, di nuovo preferiti al gioco palla al piede di Robinho.
Tendenzialmente il primo tempo vede il Real Madrid incaricato di fare la partita, ma il Mallorca attende e contrattacca sempre con almeno 4-5 uomini, il che rende il match piuttosto scorrevole da una metacampo all’ altra, con poche interruzioni, buon ritmo e possibilità per entrambe le squadre.
Il Real pare avere un discreto controllo della situazione, è abbastanza fluido e verticale, ma è il Mallorca al 23’ ad andare vicinissimo al gol: sciagurato l’ errore di Güiza davanti a Casillas, smarcato da una stupenda triangolazione col Caño Ibagaza al limite dell’ area. Sugli spalti del Son Moix comincia poi a montare un certo, diciamo così, risentimento nei confronti dell’ arbitro, che prima ferma Basinas lanciato a rete per un fuorigioco inesistente data la posizione di partenza nella sua metacampo del greco, poi ferma un’ azione conclusa in rete da Fernando Navarro per un fallo di Arango su Sergio Ramos del quale il replay non chiarisce la reale entità.
Fra tanto baccano, il Real Madrid passa in vantaggio, con un’ azione fulminea al 42’: Fernando Navarro si propone nella metacampo avversaria, chiede l’ uno-due ma viene anticipato, la zona di competenza del terzino sinistro maiorchino è scoperta, scala Basinas, che però affronta Robben, momentaneamente portatosi a destra, con una certa mollezza. L’ olandese conquista il fondo, e qui Nunes invece che andargli incontro si muove inspiegabilmente verso il centro dell’ area, lasciando a Robben tutto lo spazio per il pase de la muerte: Moyá ci mette il guanto, ma a rimorchio arriva Sneijder che appoggia nella porta vuota. Gol che pesa sull’ animo dei locali, infervorati in chiusura di tempo da un’ altra azione polemica, Cannavaro che in scivolata dentro l’ area commette un fallo di mano non ravvisato da Daudén Ibáñez.
Nella ripresa cambia il tema tattico: ora è il Real Madrid ad attendere mentre il Mallorca prende sempre più chiaramente il comando delle operazioni, alzando il baricentro e portando sempre più uomini in attacco. Ci sarebbero spazi per il famigerato contropiede madridista, ma la verità è che i merengues non sono più sufficientemente lucidi e precisi per mantenere vivo il pericolo. Subito David Navarro (subentrato nel primo tempo all’ infortunato Ramis, fin lì ottimo) devia di poco a lato su una punizione a spiovere di Ibagaza dalla sinistra, poi il Mallorca preme con sempre maggiore continuità, soprattutto a sinistra, dove Fernando Navarro si sovrappone costantemente, mostrando un atteggiamento più offensivo rispetto alle sue consuetudini (un fatto probabilmente studiato da Manzano, che conoscendo l’ attitudine di Ramos a seguire più la palla che l’ uomo, usa Jonas come “esca” aprendo lo spazio alle spalle di Ramos alle puntualissime sovrapposizioni di Navarro).
Proprio Navarro, all’ ennesima sovrapposizione, provoca la seconda ammonizione di Sergio Ramos, evento che consegna definitivamente la partita al dominio dei padroni di casa. Schuster cerca di correre ai ripari togliendo Higuaín e impostando curiosamente Diarra terzino destro: mossa di non grande successo, lo spazio fra difesa e centrocampo madridista è zona di libero transito per gli ottimi elementi offensivi del Mallorca, capaci di combinare a un tocco sulla trequarti, ancora di più ora che il muscolare Varela ha lasciato il campo all’ illuminato Borja Valero.
Se prima dell’ espulsione di Ramos la difesa madridista aveva tutto sommato retto, ora si succedono le azioni pericolose: nel giro di tre minuti, a partire dal 69’, prima una plastica rovesciata di Arango su cross dalla sinistra di Ibagaza, di poco a lato; poi un sinistro di Jonas che si allontana abbastanza dallo specchio; infine il gol, che nella sua magnifica fattura simboleggia al meglio la situazione di vantaggio sulla trequarti acquisita dal Mallorca dopo l’ espulsione di Ramos: imposta il solito Ibagaza, in verticale per Arango che, spalle alla porta e con Cannavaro addosso, inventa uno splendido tocco d’ esterno a seguire che smarca Borja Valero (l’ uomo in più sulla trequarti) nello spazio fra i due centrali madridisti; Heinze non riesce a chiudere in tempo, e l’ ex Castilla mette il sigillo con un sublime destro a girare sul secondo palo.
Schuster si accorge dell’ errore di Diarra terzino destro, perciò leva Sneijder, inserisce Torres e affianca Diarra a Gago per provare a tappare le falle sulla trequarti. Manzano sa ormai di poterla vincere questa partita, gioca il cambio ultraoffensivo Héctor-Webó (due punte, Arango a sinistra, Ibagaza finto esterno a destra e Jonas terzino sulla stessa fascia), mentre persuade poco anche l’ ultimo cambio di Schuster: se il primo era stato un errore e il secondo una pezza per rimediare a quello stesso errore, non convince in questo caso la scelta di inserire Baptista e non Robinho, che nei minuti di sbilanciamento finale del Mallorca avrebbe sicuramente maggiori capacità per fare male in una giocata isolata rispetto all’ ex Sevilla e Arsenal.
L’ assedio finale dei padroni di casa produce il suo ultimo e più clamoroso sussulto all’ 82’: col Real Madrid che deve ancora recuperare le posizioni difensive dopo essersi disteso in una rara azione nella metacampo avversaria, il calibratissimo mancino di Arango pesca in profondità Güiza, il bomber jerezano protegge benissimo palla e pesca con un buon lancio Webó smarcato sul lato opposto dell’ area, il camerunese rientra sul sinistro, il tiro è smorzato ma capita sui piedi di Güiza solissimo e in posizione regolare davanti a Casillas: altro incredibile errore del centravanti, che ciabatta sulla traversa a due passi dal gol.

I MIGLIORI: Con la superiorità numerica vengono fuori gli uomini di maggior qualità del Mallorca: Ibagaza, come al solito iniziatore della stragrande maggioranza delle azioni offensive, Arango e il suo mancino privilegiato, e l’ ottimo subentrato Borja Valero, autore di un magnifico gol dell’ ex (stavolta non c’era nessuna odiosa clausola che gli impediva di giocare, di quelle che il Madrid applica non solo ai giocatori dati in prestito ma anche a quelli ceduti con semplice opzione di riacquisto).
Ventitreenne mezzala-trequartista, come il suo compagno di cantera De la Red giunto con un po’ di ritardo alla ribalta della Primera (lo voleva già Quique Sánchez Flores al Getafe nel 2004, dopo un’ estate in cui Valero aveva regalato l’ Europeo Under 19 alla Spagna con un supergol allo scadere della finale con la Turchia), è un po’ il dodicesimo uomo di Manzano: fatica a trovare spazio come titolare vista la dittatura che in quel ruolo esercita Ibagaza, però si rende utile a partita in corso, giocando nel doble pivote quando c’è da recuperare uno svantaggio oppure agendo come finto esterno, senza dimenticare comunque le volte in cui ha giocato dall’ inizio in coabitazione con Ibagaza nel cuore di un 4-1-4-1. Tipico centrocampista della scuola spagnola, non troppo rapido dinamico e portato a coprire, però con eccellente dominio della sfera, creatività e personalità al momento di chiedere palla ai compagni.
Molto attivo “Mister Regolarità” Fernando Navarro, sempre rapido e sveglio nel leggere le situazioni, diligente e in questo caso anche piuttosto intraprendente in fase offensiva. Grande spunto di Robben sullo 0-1, anche se poi l’ olandese come al solito cala alla distanza (non può essere altrimenti se si infortuna ogni due per tre).
I PEGGIORI: Incredibile vedere un attaccante della freddezza di Güiza sbagliare due gol simili davanti al portiere. Nunes con l’ errore incomprensibile sul gol madridista macchia gravemente una prestazione che per il resto sarebbe stata come sempre solida ed efficace. Praticamente inesistenti Raúl e Higuain (finita l’ ora d’ aria per il Pipita, dalla prossima credo proprio che se ne tornerà in panchina), Sergio Ramos se l’è cercata: terza espulsione in stagione, tende a misurare poco gli interventi e come ieri sera gli capita un po’ troppo di scadere in falli reiterati e scomposti (anche quando non sono cattivi).

Mallorca (4-4-1-1): Moyá 6; Héctor 6 (78'), Ramis s.v. (27'), Nunes 5, F. Navarro 6,5; Varela 6(67'), Basinas 5,5, Ibagaza 7, Jonás 6; Arango 7; Güiza 5,5.
In panchina: Lux, Molinero, D. Navarro 6 (27'), B. Valero 7 (67'), Tuni, Webó s.v. (78'), Trejo.
Real Madrid (4-3-3): Casillas 6; S. Ramos 5, Cannavaro 6, Heinze 5,5, Marcelo 6; Guti 6, Gago 5,5, Sneijder 6 (74'); Higuaín 5 (68'), Raúl 5 (80'), Robben 6,5.
In panchina: Codina, Torres s.v. (74'), Pepe, Diarra s.v. (68'), Baptista s.v. (80'), Robinho, Saviola
Goles 0-1 (42'): Jugadón de Robben por banda derecha que culmina Sneijder a puerta vacía con la pierna derecha tras un rechace de Moyá; 1-1 (71'): Borja Valero aprovecha una dejada de Arango en la frontal, entra en el área y marca con la derecha por la escuadra.
Árbitro: Daudén Ibáñez, del Colegio Aragonés. Expulsó por doble amarilla a Sergio Ramos (46' y 65'). Amonestó a F. Navarro (38'), Varela (45'+), Heinze (74'), Casillas (84') y Borja Valero (89').
Incidencias: Ono Estadi. Casi lleno. 21.800 espectadores.


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4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ciao vale,
senti mi dai le formazione che usa di solito il barcellona....

Barça 10

7:41 PM  
Blogger valentino tola said...

Quella tipo, senza contare infortuni e altre contingenze, oppure quella più utilizzata in questo periodo?

7:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

quella tipo, la formazione ideale magari con bojan, e poi x favore qualche blog del bayern monaco e del barcellona....

9:25 PM  
Blogger valentino tola said...

Te ne do varie:

La formazione ideale di Rijkaard per questa stagione penso fosse questa:
Valdés; Zambrotta, Puyol, Milito, Abidal; Xavi (Iniesta), Touré, Deco; Messi, Eto'o, Ronaldinho.
Bojan puoi inserirlo in uno qualsiasi dei posti del tridente (comunque meglio sul centro-sinistra: per me l' ideale sarebbe seconda punta in un 4-4-2).

Poi infortuni ed eventi di altro tipo hanno portato attualmente a una formazione-tipo così composta:
Valdés; Zambrotta, Puyol, Milito, Abidal; Xavi, Touré, Iniesta; Eto'o, Bojan, Henry.
Formazione squilibrata e inconsistente a centrocampo (la colpa non è del fatto che Xavi e Iniesta siano fatti come sono fatti, individualmente il primo è un giocatore buonissimo, il secondo addirittura fantastico, il punto è che giocando con quest' assetto formano una coppia male assortita).

La mia formazione ideale per questo finale di stagione sarebbe questa:
Valdés; Puyol, Márquez, Milito, Sylvinho; Xavi, Touré (Edmilson), Deco; Messi, Eto'o, Iniesta.
I ritorni di Márquez,Deco e Messi son l' ultima speranza. Il portoghese dovrà dare più compattezza al centrocampo e liberare Iniesta sulla trequarti, che assieme a Messi dovrà essere l' individualità capace di regalare il cambio di ritmo decisivo.
Se il Barça dovesse poi arrivare in semifinale nella Champions, la personalità e la leadership difensiva di Márquez potrebbero essere molto prezioso. Infine, voglio Sylvinho terzino sinistro perchè non mi soddisfa la spinta di Abidal.

3:48 PM  

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