ULTIMA GIORNATA: Zaragoza piange.
Provate a immaginare una squadra con Diego Milito, Oliveira, Aimar, Sergio Garcia, Matuzalem, Zapater, Diogo e Ayala. Ora provate a immaginarla in Segunda Division. Io ancora non ci riesco.
Il progetto del proprietario Agapito Iglesias e del presidente Eduardo Bandrés era partito due estati fa fra grandi speranze, l' intento era quello di un revival del ciclo '93-'95, calcio-spettacolo e affermazioni di prestigio (Copa del Rey nel '94, Coppa delle Coppe nel '95 col mitico gol da metacampo di Nayim), con l' idolo di casa Victor Fernandez nuovamente alla guida tecnica, ma dopo una promettente scorsa stagione coronata da un sesto posto, quest' anno è arrivato, inatteso quanto clamoroso, il naufragio.
Sfumato l' entusiasmo della prima stagione, Victor Fernandez non è stato capace (per sue carenze storiche e anche per qualche buco d' organico) di rimediare a quegli squilibri tattici già manifestatisi ma in qualche modo mascherati la scorsa stagione, la mancanza di continuità nel gioco e nei risultati ha accresciuto l' inquietudine nell' ambiente (emblematico il caso D' Alessandro), fino a portare il Zaragoza di metà stagione ad un punto morto (già a settembre tra l' altro era arrivata l' eliminazione dalla Uefa per mano dell' Aris Salonicco), dove la sensazione era che potesse soltanto peggiorare. E infatti...
Victor abbandona, non ha più il controllo della situazione, Ander Garitano lascia prima ancora di cominciare, il vecchio saggio Irureta non ci capisce nulla e peggiora soltanto le cose, Manolo Villanova raccoglie una squadra ormai con l' acqua alal gola. Tecnico di casa, Villanova mostra anche buonsenso, la squadra in questo finale gioca in maniera generosa e in alcuni casi brillante, crea molto ma ottiene sempre meno di quello che potrebbe, e continua a pagare lo scarso filtro del centrocampo e qualche periodica incertezza di una difesa pure rispettabilissima nelle individualità. Una fragilità che ha compromesso drammaticamente la competitività di questa squadra.
Stasera ci son poche scuse: con risultati favorevoli dagli altri campi (l' Osasuna che perde a Santander, il Recreativo che fin quasi al 90' perde in casa col Valladolid), al Zaragoza sarebbe bastato un pareggio, quello che Oliveira aveva ottenuto ad inizio ripresa ma che gli aragonesi non sono riusciti a mantenere. Sintomatico il pasticcio che ha regalato il secondo vantaggio al Mallorca: su un rinvio César e Sergio riescono nell' impresa di farsi rubare il pallone, il resto lo fanno la straordinaria sensibilità del piede sinistro di Arango (il miglior mancino della Liga insieme a Yeste) e il notevole stacco di Webó.
L' assedio nelle fasi finali della partita è disperato, ma produce solo la sentenza definitiva del Mallorca in contropiede con l' uruguaiano Castro (una specie di turista in questa stagione), terzo gol che invalida l' immediatamente successivo 3-2 ancora di Oliveira, a recupero praticamente già scaduto. Gol che tra l' altro non serve nemmeno al Mallorca per arrivare alla Uefa, visto che la contemporanea vittoria sull' Osasuna il Racing mantiene la sua strameritata piazza-Uefa (il Milan cominci a tremare).
Non è bastato l' orgoglio, non è bastata la forza dell' attacco (Oliveira, perchè Diego Milito lotta e lavora per la squadra, ma negli ultimi mesi ha fatto una fatica terribile a segnare), non è bastato il miglior Aimar della stagione e non è bastato nemmeno un eccellente Gabi (avete letto bene).
Ora non è molto elegante fare questi discorsi, ma l' ufficialità della retrocessione apre la caccia al Supermarket Zaragoza, serbatoio di talenti in svendita che faranno molto a comodo alle squadre della zona medio-alta per rinforzare i rispettivi organici: Diego Milito, Oliveira (sempre di proprietà del Milan), Aimar, Sergio Garcia, Zapater, Diogo e Matuzalem son pezzi sicuramente pregiati.
Mallorca-Zaragoza 3-2: Güiza 14' (M); Ricardo Oliveira 55' (Z); Webó 64' (M); Castro 90' (M); Ricardo Oliveira 93' (Z).
Real Madrid-Levante 5-2: Van Nistelrooy 22' (R); Sergio Ramos 27' (R); Van Nistelrooy 40' (R); Geijo 52' (L); Sneijder 54' (R); Geijo 63' (L); Sergio Ramos 77' (R).
Racing Santander-Osasuna 1-0: Iván Bolado 85'.
Recreativo-Valladolid 1-1: J. Llorente 40' (V); Javi Guerrero 92' (R).
Deportivo-Villarreal 0-2: Matías Fernández 35'; Guille Franco 92'.
Valencia-Atlético Madrid 3-1: autorete Seitaridis 11' (V); Villa 40' (V); Villa 54' (V); Agüero 74' (A).
Sevilla-Athletic Bilbao 4-1: Aduriz, rig. 3' (A); Kanouté 40' (S); Keita 78' (S); Kanouté 80' (S); Jesús Navas 85' (S).
Espanyol-Almería 1-3: Felipe Melo 44' (A); Crusat 53' (A); Luis Garcia, rig. 58' (E); Paunovic 90' (A).
Getafe-Betis 1-1: Manu del Moral 3' (G); Nano 68' (B).
Murcia-Barcelona 3-5 (giocata sabato): Ochoa 16' (M); Eto'o 22' (B); Henry 25' (B); Giovani 32' (B); Giovani 51' (B); Giovani 66' (B); Iván Alonso, rig. 81' (M); Abel 85' (M).
CLASSIFICA
1 R. Madrid 85 CAMPIONE DI SPAGNA (alla fase finale di Champions)
2 Villarreal 77 (alla fase finale di Champions)
3 Barcelona 67 (ai preliminari di Champions)
4 Atlético 64 (ai preliminari di Champions)
5 Sevilla 64 (in Uefa)
6 Racing 60 (in Uefa)
7 Mallorca 59
8 Almería 52
9 Deportivo 52 (Intertoto)
10 Valencia 51
11 Athletic 50
12 Espanyol 48
13 Betis 47
14 Getafe 47
15 Valladolid 45
16 Recreativo 44
17 Osasuna 43
18 Zaragoza 42 (in Segunda)
19 Murcia 30 (in Segunda)
20 Levante 26 (in Segunda)
CLASSIFICA MARCATORI
Güiza (Mallorca) 27 PICHICHI
Luis Fabiano (Sevilla) 24 (2 rig.)
Agüero (Atlético) 19
Raúl (R.Madrid) 18 (3 rig.)
Nihat (Villarreal) 18
Il progetto del proprietario Agapito Iglesias e del presidente Eduardo Bandrés era partito due estati fa fra grandi speranze, l' intento era quello di un revival del ciclo '93-'95, calcio-spettacolo e affermazioni di prestigio (Copa del Rey nel '94, Coppa delle Coppe nel '95 col mitico gol da metacampo di Nayim), con l' idolo di casa Victor Fernandez nuovamente alla guida tecnica, ma dopo una promettente scorsa stagione coronata da un sesto posto, quest' anno è arrivato, inatteso quanto clamoroso, il naufragio.
Sfumato l' entusiasmo della prima stagione, Victor Fernandez non è stato capace (per sue carenze storiche e anche per qualche buco d' organico) di rimediare a quegli squilibri tattici già manifestatisi ma in qualche modo mascherati la scorsa stagione, la mancanza di continuità nel gioco e nei risultati ha accresciuto l' inquietudine nell' ambiente (emblematico il caso D' Alessandro), fino a portare il Zaragoza di metà stagione ad un punto morto (già a settembre tra l' altro era arrivata l' eliminazione dalla Uefa per mano dell' Aris Salonicco), dove la sensazione era che potesse soltanto peggiorare. E infatti...
Victor abbandona, non ha più il controllo della situazione, Ander Garitano lascia prima ancora di cominciare, il vecchio saggio Irureta non ci capisce nulla e peggiora soltanto le cose, Manolo Villanova raccoglie una squadra ormai con l' acqua alal gola. Tecnico di casa, Villanova mostra anche buonsenso, la squadra in questo finale gioca in maniera generosa e in alcuni casi brillante, crea molto ma ottiene sempre meno di quello che potrebbe, e continua a pagare lo scarso filtro del centrocampo e qualche periodica incertezza di una difesa pure rispettabilissima nelle individualità. Una fragilità che ha compromesso drammaticamente la competitività di questa squadra.
Stasera ci son poche scuse: con risultati favorevoli dagli altri campi (l' Osasuna che perde a Santander, il Recreativo che fin quasi al 90' perde in casa col Valladolid), al Zaragoza sarebbe bastato un pareggio, quello che Oliveira aveva ottenuto ad inizio ripresa ma che gli aragonesi non sono riusciti a mantenere. Sintomatico il pasticcio che ha regalato il secondo vantaggio al Mallorca: su un rinvio César e Sergio riescono nell' impresa di farsi rubare il pallone, il resto lo fanno la straordinaria sensibilità del piede sinistro di Arango (il miglior mancino della Liga insieme a Yeste) e il notevole stacco di Webó.
L' assedio nelle fasi finali della partita è disperato, ma produce solo la sentenza definitiva del Mallorca in contropiede con l' uruguaiano Castro (una specie di turista in questa stagione), terzo gol che invalida l' immediatamente successivo 3-2 ancora di Oliveira, a recupero praticamente già scaduto. Gol che tra l' altro non serve nemmeno al Mallorca per arrivare alla Uefa, visto che la contemporanea vittoria sull' Osasuna il Racing mantiene la sua strameritata piazza-Uefa (il Milan cominci a tremare).
Non è bastato l' orgoglio, non è bastata la forza dell' attacco (Oliveira, perchè Diego Milito lotta e lavora per la squadra, ma negli ultimi mesi ha fatto una fatica terribile a segnare), non è bastato il miglior Aimar della stagione e non è bastato nemmeno un eccellente Gabi (avete letto bene).
Ora non è molto elegante fare questi discorsi, ma l' ufficialità della retrocessione apre la caccia al Supermarket Zaragoza, serbatoio di talenti in svendita che faranno molto a comodo alle squadre della zona medio-alta per rinforzare i rispettivi organici: Diego Milito, Oliveira (sempre di proprietà del Milan), Aimar, Sergio Garcia, Zapater, Diogo e Matuzalem son pezzi sicuramente pregiati.
Mallorca-Zaragoza 3-2: Güiza 14' (M); Ricardo Oliveira 55' (Z); Webó 64' (M); Castro 90' (M); Ricardo Oliveira 93' (Z).
Real Madrid-Levante 5-2: Van Nistelrooy 22' (R); Sergio Ramos 27' (R); Van Nistelrooy 40' (R); Geijo 52' (L); Sneijder 54' (R); Geijo 63' (L); Sergio Ramos 77' (R).
Racing Santander-Osasuna 1-0: Iván Bolado 85'.
Recreativo-Valladolid 1-1: J. Llorente 40' (V); Javi Guerrero 92' (R).
Deportivo-Villarreal 0-2: Matías Fernández 35'; Guille Franco 92'.
Valencia-Atlético Madrid 3-1: autorete Seitaridis 11' (V); Villa 40' (V); Villa 54' (V); Agüero 74' (A).
Sevilla-Athletic Bilbao 4-1: Aduriz, rig. 3' (A); Kanouté 40' (S); Keita 78' (S); Kanouté 80' (S); Jesús Navas 85' (S).
Espanyol-Almería 1-3: Felipe Melo 44' (A); Crusat 53' (A); Luis Garcia, rig. 58' (E); Paunovic 90' (A).
Getafe-Betis 1-1: Manu del Moral 3' (G); Nano 68' (B).
Murcia-Barcelona 3-5 (giocata sabato): Ochoa 16' (M); Eto'o 22' (B); Henry 25' (B); Giovani 32' (B); Giovani 51' (B); Giovani 66' (B); Iván Alonso, rig. 81' (M); Abel 85' (M).
CLASSIFICA
1 R. Madrid 85 CAMPIONE DI SPAGNA (alla fase finale di Champions)
2 Villarreal 77 (alla fase finale di Champions)
3 Barcelona 67 (ai preliminari di Champions)
4 Atlético 64 (ai preliminari di Champions)
5 Sevilla 64 (in Uefa)
6 Racing 60 (in Uefa)
7 Mallorca 59
8 Almería 52
9 Deportivo 52 (Intertoto)
10 Valencia 51
11 Athletic 50
12 Espanyol 48
13 Betis 47
14 Getafe 47
15 Valladolid 45
16 Recreativo 44
17 Osasuna 43
18 Zaragoza 42 (in Segunda)
19 Murcia 30 (in Segunda)
20 Levante 26 (in Segunda)
CLASSIFICA MARCATORI
Güiza (Mallorca) 27 PICHICHI
Luis Fabiano (Sevilla) 24 (2 rig.)
Agüero (Atlético) 19
Raúl (R.Madrid) 18 (3 rig.)
Nihat (Villarreal) 18
7 Comments:
Semplicemente incredibile la retrocessione del Zaragoza, una delle più clamorose che io ricordi (e c'è da dire che sono avvenute praticamente tutte in Spagna le più incredibili, basti pensare all'Atlètico ad inizio secondo millenio ed al Celta Vigo di Mostovoi nella stagione 2003/04). Personalmente mi dispiace molto, la Liga dopo Celta Vigo e Real Sociedad perde un'altra piazza importante, una squadra che perderà un sacco di pezzi pregiati e che presumibilmente verrà così saccheggiata in estate (inizio già da ora ad invocare l'acquisto di Matuzalem allo Zenit).
A proposito di Matuzalem: un mio amico, tifosissimo dello Shakhtar Donetsk, sta godendo come non mai per il fallimento dell'avventura aragonese del centrocampista ex Napoli, Piacenza e Brescia.
Ma lo sai che ci avevo pensato anch'io a Matuzalem allo Zenit? Sarebbe un acquisto perfetto: conosce già il calcio ex-sovietico, riformerebbe la coppia con Tymoschuk e con Zyrianov costituirebbe un terzetto completissimo.
Il tuo amico non ha nemmeno tutti i torti, se non ricordo male il trasferimento di Matuzalem era avvenuto secondo modalità un po' discutibili.
Tornando alla retrocessine del Zaragoza, anche nell' articolo cerco un po' di barcamenarmi, parlando degli squilibri tattici della squadra (che indubbiamente ci sono: il filtro a centrocampo è quasi inesistente, e giocando con molti elementi offensivi poco propensi al rientro-tranne Sergio Garcia- e con una difesa che in elementi come Sergio e Ayala è notoriamente propensa a difendere più basso, la squadra rimane sempre piuttosto lunga ed esposta ai contrattacchi) e di altre cose, ma la verità è che è difficile trovare una spiegazione razionale a un fallimento simile.
Molto probabilmente l' ambiente durante la stagione era marcio e ingovernabile: è allarmante ad esempio il fatto che Ander Garitano abbia dato le dimissioni senza aver nemmeno disputato una partita (l' ipotesi è che si sia accorto subito che non esistevano i margini per lavorare seriamente), così come il triste abbandono di Irureta, che dopo una serie di partite che hanno contribuito gravemente a complicare la situazione di classifica del Zaragoza, ha alzato bandiera bianca nella conferenza stampa delle dimissioni, dicendo chiaramente di non sentirsi all' altezza del compito.
Questo disastro se la gioca per la seconda piazza nella classifica delel retrocessioni clamorose col Celta 2003-2004, dietro all' Atlético '99-2000 che credo resterà incontrastato per lunghissimo tempo ancora. Come detto in un altro post, è la riprova del livello di competitività spietato della Liga attuale.
Dei giocatori ora sul mercato, credo che i più richiesti saranno Diego Milito e Zapater, è probabile anche che finiscano fra Real Madrid e Barça.
Già, un centrocampo con Tymoschuk, Matuzalem, Zyryanov come titolari e con i vari Denisov, Fayzulin, Radimov e lo stesso Shirokov (che sta stupendo tutti come difensore centrale, ma che in realtà è un ottimo centrocampista) come validi sostituti sarebbe da leccarsi i baffi.
Comunque sì, il trasferimento di Matuzalem fu chiaramente irregolare, si comportarono in maniera scorretta sia il giocatore, che la dirigenza aragonese, oltre ovviamente al procuratore, che fece di tutto per spingere il suo assistito a lasciare lo Shakhtar, club in cui era diventato il beniamino dei tifosi dopo la partenza del precedente capitano, Tymoschuk.
http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/05_Maggio/19/saragozza.shtml
Mi sa che calciospagnolo sta diventando fonte d'ispirazione anche per le penne più note della Gazza...
;-)
p.s.
Visto che ci si mettono tutti, mi accodo anch'io: Milito al Goteborg! Tiè!
Il link s'è perduto. Per la cronaca era questo qua:
Supermarket
ho letto di milito e zapater al barça, ma leggendo sul blog si christian pulina i tifosi nom son molto d'accordo. Milito scarso e zapater tropo "merengon". Ah capisco perchè il tifoso culè è considerato il peggiore del mondo, critiche spietate ad eto'o, henry a tratti beatificato..
Ah, ma garay non era già barcelona??? Furto del real...
Io son curioso di vedere cosa farà il Milan di Ricardo Oliveira, dopo questa bella stagione, io spero rimanga in spagna dove è più un fattore, magari al sivilla se fabiano se ne va (dicono manchester..).
@ Giuliano
Onestamente è il primo tema che suggerisce l' evento.
P.S.: Niente Milito, per voi del Goteborg solo D'Alessandro, così vi sfascia lo spogliatoio. Tiè! :)
@ Cespo
Io sarei d' accordissimo con un acquisto dei due. Zapater sarebbe un jolly utilissimo, un giocatore solido e di rendimento che farebbe comodo (mentre Keita è in dirittura d' arrivo... evvai!), Milito tendenzialmente lo vedrei come primo ricambio per quell' Eto'o per il quale non mi voglio in nessun modo arrendere all' idea folle, catastrofica, bestiale e disumana di una cessione.
Hai ragione sul tifo blaugrana, però Henry il pubblico non l' ha mai beatificato, anzi!
Le cose che mi hanno fatto più girare le scatole del Camp Nou quest' anno:
1) I fischi a Rijkaard per la sostituzione di Bojan contro lo Schalke;
2) Il trattamento di Giovani, in alcune occasioni colpito da inconcepibili fischi preventivi (soprattutto se confrontati con gli applausi preventivi a Bojan);
3) Il massacro di Eto'o nell' ultima casalinga col Mallorca, partita cui per fortuna non ho assistito.
Il Real Madrid si è preso Garay con un abile colpo di mano, ora lo lascerà in prestito un altro anno al Racing. Non credo che cambi molto per il Barça, che è vicino a prendere Piqué (l' operazione avrebbe anche il fascino del ritorno a casa del canterano scippato).
Oliveira l' ho visto pochissimo al Milan, non so quali siano stati i motivi del suo fallimento (credo abbiano influito anche motivazioni private extracalcistiche), comunque l' avevo visto un po' giù anche nel semestre precedente al Sao Paulo, dopo aver recuperato dal grave infortunio.
Per il resto ho sempre visto un ottimo attaccante, pericoloso come pochi se lanciato in profondità, magari un po' testone ed estraneo al gioco di squadra (la sua azione è quasi sempre quella: prendo palla-vado in percussione-non guardo nessuno-sparo in porta, a differenza di Diego Milito che ha un repertorio di movimenti con e senza palla più completo ed evoluto), ma sicuramente uno che la porta la vede.
Per quanto riguarda la sua prossima destinazione, sembra molto probabile il Villarreal (che farebbe un acquistone dal mio punto di vista).
Notizia fresca sul Sevilla: preso l' ivoriano Romaric dal Le Mans.
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