QUINTA GIORNATA: ALTRE PARTITE.
Valencia-Deportivo 4-2: autorete Moretti 11' (D); Mata 34' (V); Villa 48' (V); Joaquín 68' (V); Villa 82' (V); Lafita 84' (D).
Numancia-Osasuna 0-0
Athletic Bilbao-Getafe 0-1: Casquero 87'.
Málaga-Valladolid 2-1: Lolo 34' (M); Adrián 53' (M); Pedro León 64' (V).
Almería-Recreativo 1-0: Negredo 95'.
Racing-Mallorca 1-2: Marcano 21' (R); Varela 46' (M); Webó 85' (M).
Sporting-Villarreal 0-1 (giocata sabato): Rossi 64'.
Continua a sorridere la Comunitat Valenciana, Villarreal e Valencia rimangono in testa.
Se ero stato severo col Valencia di Málaga, bisogna dire che ieri le modalità della vittoria son state decisamente più convincenti, e che davvero si comincia a respirare un' altra aria al Mestalla (Joaquín, amicone di Koeman, ha detto che la differenza fondamentale è che ora il Valencia "ha un allenatore").
Non può non essere convincente il fatto che il Valencia sia andato a rimontare, caparbiamente, con pieno merito e con momenti anche di bel calcio, una situazione di svantaggio storicamente prediletta dal Depor di Lotina per il suo gioco attendista oltrechè tradizionalmente indigesta negli anni precedenti di Quique. Dopo un po' di minuti di smarrimento causati dal fortunosissimo vantaggio ospite (non me la son sentita proprio di ascriverlo a Pablo Alvarez), il Valencia ha progressivamente macinato gioco, con una buona circolazione di palla e aggirando il foltissimo schieramento difensivo di Lotina (8 uomini in ripiegamento al limite dell' area) dalle fasce, dove l' hanno fatta da padroni Joaquín e Mata, protagonisti del match assieme all' ovvio Villa.
Di Joaquín rileviamo un crescente entusiasmo (componente fondamentale nel suo gioco lunatico), pare uno di quelli in via di rigenerazione da parte di Emery, e gran parte del merito del primo gol è suo, con la fuga e cross dal fondo. L' altra parte del merito va a Mata, per il quale dobbiamo aprire un' altra parentesi: non è il primo gol di questo tipo che segna, facendosi trovare al posto giusto sottomisura. Continua crescita e maturazione tattica per questo giocatore, che senza essere mai stato un esterno di ruolo (è una seconda punta) interpreta la funzione in maniera estremamente intelligente e proficua: non avendo l' allungo nè la propensione per cercare il fondo, offre altri movimenti, dialoga e incrocia con grande frequenza e qualità di palleggio con gli attaccanti, e a partire dalla fascia fa sentire il suo peso in zona-gol. Mostra uno spiccato senso dell' inserimento senza palla, che assieme a un sinistro affilato come un rasoio lo rende una fonte di gol aggiuntiva preziosissima. Giocatore moderno che intuisce gli sviluppi del gioco, raramente ha il tocco di troppo, e il suo calcio risulta sempre più verticale ed efficace, attualmente più meritevole della vetrina della nazionale rispetto a un Diego Capel, tanto per fare un nome (ma va detto che Del Bosque cerca più che altro ali pure per arricchire di varianti il modello di gioco di baso, e in questo senso il sivigliano ha più chance di Mata).
E la fortuna del Valencia è anche l' intesa sempre più letale che Mata ha con Villa, intesa al centro della stragrande maggioranza degli ultimi gol valenciani. I due si esaltano nel secondo tempo, in cui il Depor nello sforzo invero modesto della rimonta concede inevitabilmente gli spazi al Valencia per esaltarsi nel contropiede manovrato, che fa parte del DNA della squadra del Mestalla da anni ormai, non certo un' invenzione di Emery. Villa ridicolizza Zé Castro (difensore che tollero veramente poco per la sua attitudine blanda: dopo son finiti gli stopperoni rudi di una volta? Questo sembra più un modello che altro...) che gli lascia tutto lo spazio del mondo per rientrare e tirare; il terzo gol nasce da una splendida combinazione sull' asse Villa-Mata finalizzata da Joaquín con un taglio (grande azione, proprio quello che chiede Emery alle ali, di non restare sempre incollate alla linea del fallo laterale ma di aggiungere opzioni di finalizzazione in area di rigore, un movimento questo che Joaquín non ha mai amato eseguire più di tanto), mentre il quarto vede anche il bel lancio di Manuel Fernandes prima che Mata offra il gol facile facile a Villa.
Del Villarreal posso dire che meritava di tutto tranne che i tre punti: i gialli mai son stati padroni della partita contro uno Sporting stavolta incoraggiante malgrado il risultato ancora una volta avverso. Gli uomini di Preciado son tornati ai livelli che ne garantirono la promozione: squadra di nuovo corta e aggressiva, ha imposto le proprie priorità a un avvversario dal tasso tecnico nettamente superiore utilizzando al meglio le sue armi, che sono l' intensità e il ritmo altissimo che ha impedito in tutta la partita al Villarreal di sviluppare con la continuità che necessita il suo futbol de toque. Pressando e restringendo gli spazi all' inizio dell' azione avversaria, lo Sporting ha rubato con frequenza il pallone (molta quantità dalla coppia di cagnacci del doble pivote Diego Camacho-Matabuena, coppia fino ad ora inedita come quella di centrali difensivi Gerard-Neru) e proposto verticalizzazioni rapide che hanno fatto più di una volta vacillare la difesa amarilla, la quale ha avuto difficoltà a controllare le spizzate di Bilic e ha sanguinato sulle fasce, da dove son piovuti cross difesi sempre con un certo affano dai difensori di Pellegrini.
Superiorità sulle fasce dei padroni di casa, con Luis Moran (21enne alla prima da titolare, altro prodotto della cantera di Mareo) in evidenza sulla destra con la sua rapidità e intraprendenza, ma superiorità anche sulla trequarti, dove a mio modo di vedere Carmelo ha giocato una partita entusiasmante, senza dare punti di riferimento, svariando e aiutando spesso gli esterni a creare la superiorità numerica coi suoi spostamenti oltre a crearla da sè con azioni palla al piede di alta qualità. A 25 anni questo ragazzo canario non aveva avuto ancora una chance seria in Primera (non si può considerare tale il Levante 2006-2007 dove fece qualche insignificante apparizione da esterno destro, ruolo che per quanto stiamo vedendo c'entra molto poco con le sue caratteristiche), e mi sta francamente impressionando per le sue doti. Giocatore abile a gestire i ritmi sulla trequarti, a nascondere il pallone, fintare e poi affondare con accelerazioni ficcanti, è in una condizione atletica brillante e mentalmente è in condizione di azzardare con frequenza la giocata incisiva, ha fiducia nei suoi mezzi. Bizzarro che con la squadra già in svantaggio, Preciado abbia tolto proprio lui per far spazio a Maldonado.
Soffocante per l' avversario nel ritmo, lo Sporting aveva creato tutti i presupposti per un vantaggio legittimo, fra l' occasione di Carmelo e la traversa clamorosa, a botta sicura, di Bilic di testa nel primo tempo, e un' altro colpo di testa poderoso di Bilic (che come riferimento offensivo si fa sentire parecchio) salvato provvidenzialmente da Diego Lopez nella ripresa. Il gol del Villarreal è arrivato come una beffa, dopo che Cuéllar era dovuto intervenire in maniera del tutto sporadica e peraltro convincente (soprattutto su un gran riflesso su Llorente sotto la traversa), in quella che era anche la partita del suo esordio dopo i disastri di Sergio Sanchez nelle partite precedenti: Giuseppe Rossi, proprio al suo ritorno, su un' azione contestata (ma a mio avviso regolare), firma la vittoria, che da lì al fischio finale vacillerà solo su un colpo di testa di Diego Castro di poco a lato a portiere battuto, altro episodio non troppo fortunato per lo Sporting.
Continua la sua traiettoria l' Almería, sorpresa solo relativa per chi in estate andava a verificare la bontà dell' organico di Arconada. Al novantacinquesimo, col Recre in nove per le espulsioni di Jesus Vazquez e Pablo Oliveira (cui si aggiungerà un terzo espulso a fine partita, Sisi), è ancora una volta Negredo di prepotenza a risolvere. Il peso che questo giocatore ha sul gioco offensivo dell' Almería è sempre crescente, e crescente è anche l' attenzione che a mio avviso Del Bosque deve rivolgere nei suoi confronti: gli arieti in Spagna sono merce rara, e questo è il migliore della nazione attualmente, e comincia a meritare la convocazione non solo per il suo status di "specie protetta", ma anche per il valore assoluto che giorno dopo giorno sta consolidando: gol come ad esempio quello di testa in torsione poderosa al Valencia non sono affatto da attaccante normale.
Anche il Getafe si avvicina ai piani alti, al termine di una partita che secondo le cronache non meritava di vincere per i costanti attacchi dell' Atlético sventati da un grande Jacobo (preoccupato dagli infortuni prima di Ustari e poi di Abbondanzieri, il Getafe ha trovato una felice soluzione d' emergenza nell' acquisto di questo che l' anno scorso al Numancia fu il miglior portiere della Segunda e che in estate aveva come prospettiva quella di fare il terzo portiere al Valladolid, società cui era tornato a fine prestito), e che risolve nella maniera più spettacolare il gol più bello della giornata, già a forte rischio anche di titolo di gol più bello dell' intera stagione: stavolta non è un Casquerazo, ma un pallonetto morbidissimo, geniale per come passa proprio sotto la traversa, millimetrico, a sollevare da ogni responsabilità Iraizoz che non si poteva aspettare proprio che il pallone infilasse un pertugio così stretto, andando addirittuura a morire vicino all' incrocio.
Altra notizia di rilievo è la prima vittoria in campionato e i primi due gol del Málaga, che approfitta di un Valladolid che fuori casa sta deludendo. Il Mallorca punisce lo smarrimento nel secondo tempo (dopo aver sprecato con Tchité nel primo) di un Racing che ha convinto poco sul piano del gioco in quest' inizio di Liga. Numancia e Osasuna ribadiscono tutta la loro sterilità.
CLASSIFICA
1 Valencia 13
2 Villarreal 13
3 R. Madrid 12
4 Sevilla 11
5 Barcelona 10
6 Almería 10
7 Atlético 9
8 Getafe 8
9 Mallorca 8
10 Espanyol 7
11 Valladolid 6
12 Athletic 5
13 Deportivo 5
14 Osasuna 4
15 Numancia 4
16 Recreativo 4
17 Málaga 4
18 Betis 2
19 Racing 2
20 Sporting 0
CLASSIFICA MARCATORI
Villa 6 (Valencia)
Messi 4 (Barcelona, 2 rig.)
Sinama-Pongolle 4 (Atlético Madrid)
Negredo 4 (Almería)
Van der Vaart 4 (Real Madrid)
Numancia-Osasuna 0-0
Athletic Bilbao-Getafe 0-1: Casquero 87'.
Málaga-Valladolid 2-1: Lolo 34' (M); Adrián 53' (M); Pedro León 64' (V).
Almería-Recreativo 1-0: Negredo 95'.
Racing-Mallorca 1-2: Marcano 21' (R); Varela 46' (M); Webó 85' (M).
Sporting-Villarreal 0-1 (giocata sabato): Rossi 64'.
Continua a sorridere la Comunitat Valenciana, Villarreal e Valencia rimangono in testa.
Se ero stato severo col Valencia di Málaga, bisogna dire che ieri le modalità della vittoria son state decisamente più convincenti, e che davvero si comincia a respirare un' altra aria al Mestalla (Joaquín, amicone di Koeman, ha detto che la differenza fondamentale è che ora il Valencia "ha un allenatore").
Non può non essere convincente il fatto che il Valencia sia andato a rimontare, caparbiamente, con pieno merito e con momenti anche di bel calcio, una situazione di svantaggio storicamente prediletta dal Depor di Lotina per il suo gioco attendista oltrechè tradizionalmente indigesta negli anni precedenti di Quique. Dopo un po' di minuti di smarrimento causati dal fortunosissimo vantaggio ospite (non me la son sentita proprio di ascriverlo a Pablo Alvarez), il Valencia ha progressivamente macinato gioco, con una buona circolazione di palla e aggirando il foltissimo schieramento difensivo di Lotina (8 uomini in ripiegamento al limite dell' area) dalle fasce, dove l' hanno fatta da padroni Joaquín e Mata, protagonisti del match assieme all' ovvio Villa.
Di Joaquín rileviamo un crescente entusiasmo (componente fondamentale nel suo gioco lunatico), pare uno di quelli in via di rigenerazione da parte di Emery, e gran parte del merito del primo gol è suo, con la fuga e cross dal fondo. L' altra parte del merito va a Mata, per il quale dobbiamo aprire un' altra parentesi: non è il primo gol di questo tipo che segna, facendosi trovare al posto giusto sottomisura. Continua crescita e maturazione tattica per questo giocatore, che senza essere mai stato un esterno di ruolo (è una seconda punta) interpreta la funzione in maniera estremamente intelligente e proficua: non avendo l' allungo nè la propensione per cercare il fondo, offre altri movimenti, dialoga e incrocia con grande frequenza e qualità di palleggio con gli attaccanti, e a partire dalla fascia fa sentire il suo peso in zona-gol. Mostra uno spiccato senso dell' inserimento senza palla, che assieme a un sinistro affilato come un rasoio lo rende una fonte di gol aggiuntiva preziosissima. Giocatore moderno che intuisce gli sviluppi del gioco, raramente ha il tocco di troppo, e il suo calcio risulta sempre più verticale ed efficace, attualmente più meritevole della vetrina della nazionale rispetto a un Diego Capel, tanto per fare un nome (ma va detto che Del Bosque cerca più che altro ali pure per arricchire di varianti il modello di gioco di baso, e in questo senso il sivigliano ha più chance di Mata).
E la fortuna del Valencia è anche l' intesa sempre più letale che Mata ha con Villa, intesa al centro della stragrande maggioranza degli ultimi gol valenciani. I due si esaltano nel secondo tempo, in cui il Depor nello sforzo invero modesto della rimonta concede inevitabilmente gli spazi al Valencia per esaltarsi nel contropiede manovrato, che fa parte del DNA della squadra del Mestalla da anni ormai, non certo un' invenzione di Emery. Villa ridicolizza Zé Castro (difensore che tollero veramente poco per la sua attitudine blanda: dopo son finiti gli stopperoni rudi di una volta? Questo sembra più un modello che altro...) che gli lascia tutto lo spazio del mondo per rientrare e tirare; il terzo gol nasce da una splendida combinazione sull' asse Villa-Mata finalizzata da Joaquín con un taglio (grande azione, proprio quello che chiede Emery alle ali, di non restare sempre incollate alla linea del fallo laterale ma di aggiungere opzioni di finalizzazione in area di rigore, un movimento questo che Joaquín non ha mai amato eseguire più di tanto), mentre il quarto vede anche il bel lancio di Manuel Fernandes prima che Mata offra il gol facile facile a Villa.
Del Villarreal posso dire che meritava di tutto tranne che i tre punti: i gialli mai son stati padroni della partita contro uno Sporting stavolta incoraggiante malgrado il risultato ancora una volta avverso. Gli uomini di Preciado son tornati ai livelli che ne garantirono la promozione: squadra di nuovo corta e aggressiva, ha imposto le proprie priorità a un avvversario dal tasso tecnico nettamente superiore utilizzando al meglio le sue armi, che sono l' intensità e il ritmo altissimo che ha impedito in tutta la partita al Villarreal di sviluppare con la continuità che necessita il suo futbol de toque. Pressando e restringendo gli spazi all' inizio dell' azione avversaria, lo Sporting ha rubato con frequenza il pallone (molta quantità dalla coppia di cagnacci del doble pivote Diego Camacho-Matabuena, coppia fino ad ora inedita come quella di centrali difensivi Gerard-Neru) e proposto verticalizzazioni rapide che hanno fatto più di una volta vacillare la difesa amarilla, la quale ha avuto difficoltà a controllare le spizzate di Bilic e ha sanguinato sulle fasce, da dove son piovuti cross difesi sempre con un certo affano dai difensori di Pellegrini.
Superiorità sulle fasce dei padroni di casa, con Luis Moran (21enne alla prima da titolare, altro prodotto della cantera di Mareo) in evidenza sulla destra con la sua rapidità e intraprendenza, ma superiorità anche sulla trequarti, dove a mio modo di vedere Carmelo ha giocato una partita entusiasmante, senza dare punti di riferimento, svariando e aiutando spesso gli esterni a creare la superiorità numerica coi suoi spostamenti oltre a crearla da sè con azioni palla al piede di alta qualità. A 25 anni questo ragazzo canario non aveva avuto ancora una chance seria in Primera (non si può considerare tale il Levante 2006-2007 dove fece qualche insignificante apparizione da esterno destro, ruolo che per quanto stiamo vedendo c'entra molto poco con le sue caratteristiche), e mi sta francamente impressionando per le sue doti. Giocatore abile a gestire i ritmi sulla trequarti, a nascondere il pallone, fintare e poi affondare con accelerazioni ficcanti, è in una condizione atletica brillante e mentalmente è in condizione di azzardare con frequenza la giocata incisiva, ha fiducia nei suoi mezzi. Bizzarro che con la squadra già in svantaggio, Preciado abbia tolto proprio lui per far spazio a Maldonado.
Soffocante per l' avversario nel ritmo, lo Sporting aveva creato tutti i presupposti per un vantaggio legittimo, fra l' occasione di Carmelo e la traversa clamorosa, a botta sicura, di Bilic di testa nel primo tempo, e un' altro colpo di testa poderoso di Bilic (che come riferimento offensivo si fa sentire parecchio) salvato provvidenzialmente da Diego Lopez nella ripresa. Il gol del Villarreal è arrivato come una beffa, dopo che Cuéllar era dovuto intervenire in maniera del tutto sporadica e peraltro convincente (soprattutto su un gran riflesso su Llorente sotto la traversa), in quella che era anche la partita del suo esordio dopo i disastri di Sergio Sanchez nelle partite precedenti: Giuseppe Rossi, proprio al suo ritorno, su un' azione contestata (ma a mio avviso regolare), firma la vittoria, che da lì al fischio finale vacillerà solo su un colpo di testa di Diego Castro di poco a lato a portiere battuto, altro episodio non troppo fortunato per lo Sporting.
Continua la sua traiettoria l' Almería, sorpresa solo relativa per chi in estate andava a verificare la bontà dell' organico di Arconada. Al novantacinquesimo, col Recre in nove per le espulsioni di Jesus Vazquez e Pablo Oliveira (cui si aggiungerà un terzo espulso a fine partita, Sisi), è ancora una volta Negredo di prepotenza a risolvere. Il peso che questo giocatore ha sul gioco offensivo dell' Almería è sempre crescente, e crescente è anche l' attenzione che a mio avviso Del Bosque deve rivolgere nei suoi confronti: gli arieti in Spagna sono merce rara, e questo è il migliore della nazione attualmente, e comincia a meritare la convocazione non solo per il suo status di "specie protetta", ma anche per il valore assoluto che giorno dopo giorno sta consolidando: gol come ad esempio quello di testa in torsione poderosa al Valencia non sono affatto da attaccante normale.
Anche il Getafe si avvicina ai piani alti, al termine di una partita che secondo le cronache non meritava di vincere per i costanti attacchi dell' Atlético sventati da un grande Jacobo (preoccupato dagli infortuni prima di Ustari e poi di Abbondanzieri, il Getafe ha trovato una felice soluzione d' emergenza nell' acquisto di questo che l' anno scorso al Numancia fu il miglior portiere della Segunda e che in estate aveva come prospettiva quella di fare il terzo portiere al Valladolid, società cui era tornato a fine prestito), e che risolve nella maniera più spettacolare il gol più bello della giornata, già a forte rischio anche di titolo di gol più bello dell' intera stagione: stavolta non è un Casquerazo, ma un pallonetto morbidissimo, geniale per come passa proprio sotto la traversa, millimetrico, a sollevare da ogni responsabilità Iraizoz che non si poteva aspettare proprio che il pallone infilasse un pertugio così stretto, andando addirittuura a morire vicino all' incrocio.
Altra notizia di rilievo è la prima vittoria in campionato e i primi due gol del Málaga, che approfitta di un Valladolid che fuori casa sta deludendo. Il Mallorca punisce lo smarrimento nel secondo tempo (dopo aver sprecato con Tchité nel primo) di un Racing che ha convinto poco sul piano del gioco in quest' inizio di Liga. Numancia e Osasuna ribadiscono tutta la loro sterilità.
CLASSIFICA
1 Valencia 13
2 Villarreal 13
3 R. Madrid 12
4 Sevilla 11
5 Barcelona 10
6 Almería 10
7 Atlético 9
8 Getafe 8
9 Mallorca 8
10 Espanyol 7
11 Valladolid 6
12 Athletic 5
13 Deportivo 5
14 Osasuna 4
15 Numancia 4
16 Recreativo 4
17 Málaga 4
18 Betis 2
19 Racing 2
20 Sporting 0
CLASSIFICA MARCATORI
Villa 6 (Valencia)
Messi 4 (Barcelona, 2 rig.)
Sinama-Pongolle 4 (Atlético Madrid)
Negredo 4 (Almería)
Van der Vaart 4 (Real Madrid)
Etichette: Liga
11 Comments:
Santa virgen del pilar, che golazo Casquero (giocatore sottovalutato fin dalla nascita)!!!
Gol pazzesco, perchè non c'è nessuna responsabilità del portiere, la palla entra a fil di traversa e finisce quasi all' incrocio. Anche nel ristretto genere dei gol su pallonetto, se ne son visti pochi così.
eh, davvero un golazo, l'unica cosa che non mi è piaciuta è che si sia infilato sotto la porta di Iraizoz. Comunque se la partita fosse finita 3-0 per l'Athletic non ci sarebbe stato nulla da obiettare, Ion Velez s'è mangiato due gol pazzeschi e anche Llorente ha contibuto non riuscendo a mettere dentro un pallone vagante in pratica a un passo dalla linea di porta...
Questo degli attaccanti è un problema notevole, la cessione di Aduriz è stata davvero sconsiderata.
Incredibile quello del Almeria. Pensavo che senza Unai Emery, quest'anno sicuramente la sua lotta fose non andare alla segunda división, ma in questo comincio tutto é cambiato.
Si continuano a giocare cosí, probabilmente tengano una stagione tranquila.
Saluti amici, e scusate miei errori grammaticale!
Ora son cavoli per l' Athletic col filotto di partite della morte.
La cessione di Aduriz ha fatto perdere di colpo 3-4 posizioni di classifica nei pronostici.
Ciao Cristian, per quel poco che ho potuto vedere dell' Almeria (purtroppo solo la partita col Valencia), Arconada ha mantenuto i concetti del gioco di Emery. In più, a parte la cessione di Felipe Melo, si può dire che la rosa è più ampia e ha mantenuto se non accresciuto il tasso tecnico. Può stare tranquillamente nella metà sinistra della classifica quest' Almeria.
stai diventando un fan dello sporting o sbaglio???? hai parole più benevole te di preciado! Comunque adesso iniza il campionato, e vedere le dirette interessate a 4 punti onestamente è un bel vedere.
L'Atletico si, ha perso il primo confronto diretto, ma non me la sento di colpevolizzare una squadra che sta già facendo troppo bene secondo me, per effettivi e per tradizione (sigh). Poi la sfida di stra sera è troppo importante, e secondo me i giocatori erano un po' mentalmente su questa gara. Ritorno della champions al calderon, in una sfida che se vinta porta alla qualificazione.
Sulla partita ho visto poco (il derby è sempre il derby), ma romaric per me può tranquillamente giocare "alla renato" e duscher è stato un grande acquisto secondo me un po' sottovalutato dalla stampa (prendi 10 milioni per poulsen e ne reinvsti meno della metà per un giocatore quasi identico). Maresca da nazionale!
Per Kherza, ambasciatore non porta pena, sta indagine sullo Zenit??
Diciamo che mi piacciono le squadre che di fronte ad avversari più forti non rinunciano ad aggredire, arrivando con la grinta e l' intensità là dove non arriva la tecnica. Lo Sporting ha fatto la partita sabato scorso, e credo meritasse pure di vincere oltre che di non perdere. Poi son tornate le distanze giuste fra i reparti e il pressing: se continua così, lo Sporting i punti li fa molto presto.
La cosa che mi ha impressinato negativamente dell' Atlético non è stato il risultato ma la prestazione: troppo simile alla mancanza di idee dell' anno scorso, ho visto qualcosa di strutturale più che una contingenza dovuta all' impegno di Champions (speriamo bene stasera, è una gara insidiosa), ed è un passo indietro preoccupante, al di là dei tre punti persi.
D' accordo con tutte le considerazioni sul Sevilla: Romaric d' altro canto ha origini da trequartista; Maresca non ci starebbe male in nazionale, però mi sa che l' attuale CT non è un suo amicone...
Duscher è un acquisto intlligente che già avevo sottolineato in estate: perdi poco o nulla di quello che ti dava Poulsen, e acquisti un giocatore esperto e non ingombrante, che potrà farsi tranquillamente da parte quando Fazio sarà pieno padrone del ruolo.
@cespo
Non mi risulta sia stata aperta nessuna inchiesta, proprio per mancanza di prove. A me sembra tutta una gran montatura, anche perchè per riuscire a truccare una partita del genere ce ne vuole (ricordo che rimane tuttora la peggiore sconfitta nella gloriosa storia del Bayern...Beckenbauer, Rummennigge e Hoeness avrebbero permesso tutto ciò soltanto per qualche milione di euro? Ma per piacere, su...) e quella rimane tuttora la miglior prestazione nella storia dello Zenit, quindi io personalmente mi sono sentito molto offeso da tutte queste illazioni.
Credo sia inutile poi ricordarvi che con la Gazprom alle spalle lo Zenit è la squadra più ricca del mondo, e se intende "rubare" ha mezzi meno idioti per farlo.
Poi mi fa ridere pensare che lo Zenit ha truccato alcune partite in Europa, senza che nessuno si accorgesse di nulla, mentre invece in Russia perde contro Spartak Nalchik, etc. Insomma, una storia che non sta in piedi e che mi auguro si concluda il più presto possibile, anche perchè i pesci che abboccano (ancor di più in un paese come il nostro) non mancano.
Sulla mafia russa preferirei non addentrarmi, anche perchè conosco poco dell'argomento...è ovvio che lo Zenit, così come qualsiasi altra squadra un minimo importante, avrà i suoi tifosi 'sporchi', che magari indipendentemente cercano anche di truccare qualche partita, ma tutto ciò contenuto nell'articolo è assurdo, una vicenda che non sta in piedi e non a caso in Russia se ne è parlato pochissimo.
Tornando a parlare di cose serie, Vale, molto interessante il blog al quale collabori (ne approfitto per farti i complimenti sullo spagnolo, io che faccio il linguistico lo sto studiando ma lo conosco molto meno bene di te :D), se non fosse per il link errato...ci sono due / alla fine, se ci clicchi sopra infatti ti da "pagina non disponibile" ;)
PS: ti ho posto una domanda sul mio blog e stasera mi guarderò Shakhtar-Barcelona, gara molto interessante anche se i Minatori in campionato sono letteralmente in crisi, in piena zona retrocessione (la Dynamo Kiev invece ha confermato di essere ritornata una squadra di calcio dopo gli ultimi due terribili anni, merito soprattutto dell'ex tecnico della Lokomotiv Semin che ha puntato sui talenti più giovani)
Grazie, ma non credere, è abbastanza maccheronico il mio spagnolo, uso troppi giri di parole per mascherare il mio ridotto vocabolario e la mia scarsissima conoscenza dei verbi (lo devo ancora studiare in maniera sistematica). Comunque proviamo ad arrangiarci, anche se è un po' faticoso (la maggior parte degli accenti che usano loro non ci sono nelle nostre tastiere) mi piace collaborare a questo blog, anche se non riesco a collaborare con frequenza.
Per la domanda che mi hai fatto, dico che è difficile rispondere: chissà, magari l' ansietà per il dover fare risultato a tutti i costi ti fa perdere lucidità al momento di concludere (ad esempio, il tiro di Arshavin che è finito sul palo non era tecnicamente perfetto) ma insomma, l' ho buttata lì, cerco di credere meno possibile alla fortuna e alla sfortuna ma alle volte pare l' unica spiegazione...
Da 'ambasciatore italiano delle squadre ex sovietiche' (:D) devo dire che non mi è piaciuta molto la vittoria ottenuta ieri dal 'tuo' Barcelona in quel di Donetsk: non mi riferisco ovviamente alla rete del 2-1 finale (solito crollo psicologico a cui lo Shakhtar ci ha ormai abituato molto bene) ma al gol del momentaneo pareggio di Messi. Tralasciando la madornale papera di Pyatov (portiere mediocre, l'ho sempre sostenuto, assolutamente non pronto per la Champions), è indubbio che i giocatori blaugrana non si siano comportanti in modo molto sportivo, è una scena che non va giù (fermo restando che se non fosse arrivato poi il gol nessuno se ne sarebbe lamentato...ma in fondo è normale che sia così).
La cosa forse più scandalosa è che questo gesto antisportivo sia stato del tutto oscurato dal sito dell'Uefa. Nelle interviste ai giocatori e a Lucescu sono stati censurati tutti i riferimenti all'episodio (nonostante la sbroccata finale di un furioso Lucescu)...
Concludo questo discorso dicendo che non mi è piaciuto neanche il comportamento dell'attaccante brasiliano Brandao.
Per quanto riguarda il match, il Barcelona ha fatto più di un passo indietro rispetto al derby di sabato scorso, manovra troppo lenta e prevedibile, grazie anche ad uno Shakhtar per una volta tanto ben disposto in campo e raramente sbilanciato in avanti.
PS: calcisticamente parlando, lo sai che sei una delle persone che il sottoscritto in assoluto più stima, anche perchè mi piace il tuo modo di fare, ovvero quello di parlare solo ed esclusivamente di calcio giocato. Io quindi ti posto il link, ma puoi anche non rispondere se l'argomento in questione non ti interessa. http://calciorusso.blogspot.com/2008/10/ed-arriv-il-giorno-in-cui-si-cerc-di.html
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