domenica, aprile 01, 2007

VENTOTTESIMA GIORNATA: Valencia-Espanyol 3-2: Villa (V); Riera (E); Vicente (V); Angulo (V); Luis Garcia (E)

La qualità e la velocità che il Valencia sprigiona in certi suoi attacchi lascia basiti: questo fa la differenza, sia quando il Valencia nel primo tempo sbrana senza indugi l’ Espanyol, sia quando nel secondo tempo ricade nei suoi soliti vizi, lasciando campo e pallone all’ avversario.
I primi 20-25 minuti sono stupendi per ritmo e qualità, una scorpacciata di bel calcio. Il Valencia ha bisogno solo della vittoria, l’ Espanyol è in una posizione tranquilla di classifica, fa un pensierino alla zona Uefa e non va al Mestalla soltanto per difendersi. In queste fasi vediamo finalmente il Valencia che vorremmo sempre vedere: brillante, senza fisime strane, che lascia liberi i suoi talenti di combinare e di bruciare l’ erba a mille all’ ora. Finalmente con la coppia di ali più bella della Liga, Joaquin-Vicente, e con uno spirito e un’ ispirazione simile pochi fanno caso al fatto che a centrocampo ci giochino due stopper (Moretti invece si sposta al centro della difesa).
Fuga e cross perfetto di Joaquin per la semirovesciata di Villa sull’ 1-0, subito pareggiato dal sinistro di Riera che raccoglie un assist made in De la Pena (vedere per credere). E’ il primo attacco serio dell’ Espanyol, mentre il Valencia già in due occasioni (assolo di Angulo e sinistro debole di Joaquin su grande azione di Villa) prima del gol si era reso pericoloso, ma i padroni di casa non accusano il colpo e ripartono con lo stesso entusiasmo. Entusiasmo che si trasforma presto in euforia quando sull’ asse Villa-Vicente, complice uno scivolone di Torrejon, si sviluppa una di quelle azioni che il Valencia ama tanto costruire, in velocità e negli spazi, e che da sole valgono il prezzo del biglietto: triangolazione col Guaje e Vicente che incrocia con una rasoiata a botta sicura per il legittimo 2-1.
Grande primo tempo del Valencia, ma nel secondo la musica cambia e torna il volto più tristemente familiare della squadra di Quique Sanchez Flores. L’ Espanyol alza le linee, si impossessa del centrocampo con De la Pena e spinge soprattutto con l’ ispiratissimo Riera sulla sinistra, mentre il Valencia non riesce più a imporre il suo ritmo e a rilanciare.
In questo contesto, l’ azione del 3-1 è un episodio isolato, ma, diamine, che episodio! Joaquin dalla destra si accentra, splendido passaggio filtrante con l’ esterno, Villa taglia perfettamente alle spalle dei difensori catalani e serve Angulo per il più facile dei gol a porta vuota. Tre tocchi: spettacolare, micidiale e da far venire voglia all’ avversario di sbattere la testa al muro per la frustrazione (“ma come, ci eravamo piazzati nella loro metacampo, li stavamo lavorando ai fianchi e loro ci fanno il 3-1 così, d’ amblè, senza nemmeno avvertirci?”). Fortunatamente l’ Espanyol non si abbatte così tanto e accorcia subito le distanze, sfruttando con Luis Garcia (da tempo nelle mire di mercato del Valencia) un momento di rilassamento della difesa valenciana.
Da qui fino alla fine, gli allenatori si giocano i loro assi: Valverde butta dentro Pandiani, Quique si gioca Silva e Hugo Viana per provare a mantenere di più il possesso-palla e alleviare la pressione sulla difesa. Non succede granchè, e la meritata vittoria dei padroni di casa non è mai in reale pericolo, a parte un tiro al volo di Pandiani uscito fuori nel recupero.

I MIGLIORI: Villa non è ancora così di moda nel jet-set, ma è un superfenomeno di livello mondiale. E’ lui, pure troppo, che determina gli esiti di questo Valencia. Non interviene tantissimo stasera, ma ogni suo intervento vale oro: un gol, due assist, finalizza da campione, crea azioni per i compagni e le crea anche per se stesso. Ha classe, personalità, rapidità, fiuto e concretezza. Undici gol finora per lui non sono tanti, ma va considerato che in attacco deve cantare e portare la croce ad ogni partita, senza peraltro poter mai rifiatare.
Finalmente Joaquin e Vicente insieme: il primo tempo di Vicente è esaltante, indemoniato nelle sue percussioni, preciso come suo solito nell’ incrociare il sinistro in occasione del gol. Ma perché gli infortuni una volta tanto non prendono di mira uno scarpone qualsiasi, invece che esemplari come questo (e come Valeron, tornerà fra un anno, ammesso che torni a giocare: animo Juan Carlos!)?
Grande partita di Joaquin, la migliore probabilmente da quando è al Valencia: scarta secco e disegna cross al bacio, ha ritrovato confidenza e allegria, gli elementi base del suo gioco. Peccato per le imprecisioni in fase conclusiva: fallisce due occasioni (clamorosa soprattutto la seconda), pagando la debolezza del suo sinistro. Altra nota di merito per Marchena, che si sta prendendo la meritata rivincita dopo essere stato ingiustamente spernacchiato l’ anno passato: ha piede e visione di gioco sopra la media dei difensori, quindi anche a centrocampo se la cava senza problemi.
Magnifica partita di Riera, elegantissimo persecutore di Curro Torres. Quasi tutto il pericolo dell’ Espanyol viene da lui: segna un gol, leggendo alla perfezione le intenzioni di De la Pena, e ispira l’ azione del gol di Luis Garcia. E quando De la Pena accende la lampadina, che bello diventa questo gioco!
I PEGGIORI: Tamudo, all’ inseguimento del record di gol nella storia dell’ Espanyol, stavolta non punge, anzi sbaglia un’ occasione non da lui nel primo tempo (peraltro era partito in fuorigioco). Faticano tantissimo i canterani Moisés a centrocampo e Chica sulla sinistra.
Curro Torres soffre da matti Riera, si fa colpevolmente bruciare nell’ azione del pareggio, e regala il pallone, con un avventato appoggio di petto, sempre a Riera nell’ azione del 2-2.


AZIONI SALIENTI


Valencia (4-4-2): Cañizares 6; C. Torres 5, Ayala 6, Moretti 6, Del Horno 6; Joaquín 7, Marchena 6,5, Albiol 6,5, Vicente 7 (75'); Angulo 6,5 (68'), Villa 7,5 (84').
In panchina: Butelle, Albelda, Silva 6 (68'), J. López, Viana s.v. (75’), Miguel, Guerra s.v. (84').
Espanyol (4-4-2): Kameni 6; Lacruz 5,5 (66'), Torrejón 5, Jarque 5,5, Chica 5; Rufete 5,5 (81'), Moisés 5,5 , De la Peña 7, Riera 7,5; L. García (74'), Tamudo 5,5.
In panchina: Gorka, Zabaleta 6 (66'), Ito, Costa, Moha, Coro s.v. (81'), Pandiani 5,5 (74').

Goles: 1-0 (12'): Villa; 1-1 (14'): Riera; 2-1 (25'): Vicente; 3-1 (58'): Angulo; 3-2 (63'): Luis García.
Árbitro: Teixeira Vitienes, Colegio Cántabro. Amonestó a Lacruz (22'), Vicente (26'), Moretti (27'), Chica (30'), Jarque (42'), De la Peña (52'), Cañizares (70'), Tamudo (70'), Ayala (71') y Albiol (80').
Incidencias: Mestalla. 40.000 espectadores. Césped en buenas condiciones

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

VICENTEEEEE!!

Grandissimo,speriamo davvero che gli infortuni smettano di tormentarlo e sarà lui a cambiare il concetto di calcio del signor flores...ne sono convinto.
Tralaltro sono pienamente d'accordo con te,vicente-joaquin è la migliore coppia di esterni della liga,il punto è quest'anno si sono espressi veramente pochissimo,vabbè che quest'anno tutto il valencia ha avuto parecchia sfortuna.
Villa è una miniera d'oro,segna in tutti i modi,salta l'avversario,s'allarga,è anche un assistman,per il valencia l'ipotesi di perderlo è assai funesta,speriamo che abrahmovic non apra il portafoglio.
Il valencia comunque,considerato il bluff tavano e il fatto che difficilmente lo faranno tornare ha assoluta necessità di una punta in più,luis garcia andrebbe benissimo,anche perchè non credo farebbe problemi a partire dietro villa e morientes.
Su alexis che mi dici?
Già preso?


Ps.
Ma perchè non riesco a vedere le azioni salienti della partita?
Diamine,tocca cercarmi la partita intera su qualche sito in streaming?

Ciao,

Manuel.

4:10 PM  
Blogger valentino tola said...

Nel mio computer riesco a vederli, sia i gol che le azioni salienti, non so quale può essere il tuo problema, il link funziona.

Per quanto riguarda il Valenia, mi scuserai la battuttaccia, ma se hai le ali dovrai pur cominciare a volare..
Il Quique del Getafe faceva un calcio anche piacevole in rapporto ai mezzi (mi ricordo due magnifiche prestazioni contro il Real Madrid, sia al Bernabeu dove avevano perso con un 2-0 bugiardissimo, sia in casa dove avevano vinto 2-1), voglio essere ottimista e sperare che si decida a sfruttare meglio questo potenziale, anche se la soluzione migliore secondo me rimane un cambio di allenatore, per quanto il lavoro svolto da Quique non vada in assoluto bocciato.
Comunque, il Valencia del primo tempo di ieri, impreziosito dalla grande forma di Vicente, Villa e Joaquin contemporaneamente (una coincidenza che in questa stagione non si era ancora potuta verificare, per un motivo o per l' altro), ha convinto finalmente per la mentalità, andando a far sua la partita senza speculare. Ben altro discorso per quello del secondo tempo...
Mercoledì sarà una partita di scacchi, nessuno vorrà commettere un errore: non mi aspetto certo un Valencia-kamikaze, ma spero soltanto che mantenga una formazione tale da poter terrorizzare il Chlesea una volta che entra in possesso del pallone. Quindi, dentro i più bravi, senza fare storie: non so che tenuta possa avere Vicente, comunque dentro Joaquin e fuori Angulo.
Morientes non ci sarà, io schiererei un 4-2-3-1 (per pareggiare col centrocampo del Chelsea) con Joaquin, Silva e Vicente dietro a Villa, ma tempo purtroppo che Quique utilizzerà il suo amato Angulo.

Capitolo Mercato: non ti preoccupare per Villa, non credo sia nemmeno in discussione una sua cessione (le ultime parole famose...), a meno che il giocatore non si metta a fare lo stronzo, ipotesi purtroppo mai da escludere al giorno d' oggi.
Tavano è colpa di Carboni, spendere 10 milioni per un giocatore che poi nemmeno viene utilizzato è davvero da stupidi, c'è assoluto bisogno di un' altra punta, Luis Garcia è ottimo, però bisogna anche tenere d' occhio la cantera: c'è Aaron che scalpita e Mata che arriva dall' anno prossimo. Son fra i migliori talenti europei delle loro età, non è da escludere che vengano buttati nella mischia l' anno prossimo. Se proprio bisogna acquistare una seconda punta, magari all' estero, io farei follie per Mauro Zarate del Velez, però credo che cominci a costare parecchio.
Per Alexis c' è l' accordo fra le società, però secondo "As" (che comunque tende a raccontare frottole in chiave filo-madridista) il giocatore preferirebbe andare a Madrid. Vedremo, penso che comunque Alexis si convincerà che il Valencia non fa così schifo.
Non è proprio un regista di reparto, cioè la copia esatta di Ayala, ed è probabile che il Valencia cerchi anche un altro difensore, e Gabriel Milito, come si vocifera, sarebbe il massimo della vita (difficile però, anche il Zaragoza ha le sue ambizioni).
Per il resto, in una rosa già eccellente, l' ultimo ritocco sarebbe un centrocampista di qualità che possa sostituire Baraja.

6:16 PM  

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