VENTOTTESIMA GIORNATA: Betis-Villarreal 3-3: Forlan (V); Fernando (B); Forlan (V); Edu (B); Pires (V); Juanito (B).
Il Villarreal, causa manifesta pollaggine sui calci piazzati (gol del 2-2 e del 3-3 francamente evitabili), in pieno recupero butta via tre punti che dovevano essere assolutamente suoi, vista la pochezza del Betis e la necessità impellente di riagguantare la zona-Uefa.
Fiammeggianti i primi minuti: palla al centro e gol di Forlan, Betis che quasi immediatamente reagisce col colpo di testa di Fernando su cross di Romero. I padroni di casa (che però per la nota squalifica del loro campo, giocano allo stadio Olimpico de “La Cartuja”) intendono fare la partita, giocano con grande aggressività ma pochissime idee. Il Villarreal, senza nemmeno dannarsi tanto, vede come può fare del male all’ avversario semplicemente aspettando, agendo di rimessa e aggirando con facilità irrisoria il fuorigioco della difesa del Betis, altissima, per nulla protetta dal centrocampo (quest’ aspetto è fondamentale, sennò l’ avversario che si trova sulla trequarti può alzare tranquillamente la testa e servire gli inserimenti dalle retrovie o dalle fasce: Francia-Spagna degli ultimi mondiali ne è un esempio lampante) e ridicolmente scoordinata nei movimenti d’ insieme. E’ soprattutto Marcos, con i suoi scatti incisivi sulla sinistra, ad approfittarne, ma in due occasioni grazia generosamente il Betis.
Per il gol del vantaggio ospite bisogna così aspettare l’ inizio del secondo tempo, quando Forlan, incustodito nell’ area piccola su azione da calcio d’ angolo, buca Doblas per la seconda volta. Il Betis crea davvero poco nella sua reazione, ma basta una mancata uscita di Viera su un calcio piazzato dalla destra per permettere ad Edu di pareggiare i conti con un preciso colpo di testa indirizzato all’ angolo opposto. L’ altalena però continua, ed è il neo-entrato Pires ad approfittare della penosa tattica del fuorigioco bética, segnando così, alla seconda presenza, il suo primo gol nella Liga, evento allegro assai, non c’è che dire.
Pellegrini non vuole brutte sorprese, così toglie Guille Franco e Marcos per inserire Somoza ed Arruabarrena ed arroccarsi ben bene. Forse si arrocca fin troppo, anche se la mediocrità del Betis non spaventa nessuno: Luis Fernandez, classico di chi non ha altre soluzioni cui ricorrere, ammucchia attaccanti su attaccanti, aspettando che dai tanti palloni buttati nel mezzo scaturisca pur qualcosa. Al 93’ viene inaspettatamente accontentato: calcio d’ angolo, serie di rimpalli nell’ area piccola e Juanito che, in qualche modo, ne esce vincitore. Pellegrini, come brucia!
I MIGLIORI: Non l’ ho mai ritenuto un vero bomber, perché privo dell’ istinto e della freddezza che devono necessariamente caratterizzare un killer come si deve, ma va sempre ricordato quanto sarebbe dura per il Villarreal senza Forlan. In contropiede si muove come un pesce nell’ acqua, bravissimo ad allargarsi in cerca della miglior posizione dal quale sferrare i suoi attacchi. Buonissime nuove da Pires: il gol, occasione facile ma risolta con un certo savoir-faire, una discesa in cui salta due giocatori tanto per far vedere quanta voglia ha (poi logico che non possa entrare più di tanto in azione quando la sua squadra nel finale si difende e basta). Senna il pilastro del centrocampo.
Importante per il Betis il contributo dei suoi trequartisti col vizio del gol: Fernando pungente coi suoi inserimenti (il gol e un tiro fuori di poco dopo aver protetto bene il pallone in area di rigore), Edu pronto sul 2-2 (è un rientro, avvenuto da due-tre settimane, che per il Betis può essere molto importante quello del brasiliano).
I PEGGIORI: La difesa del Betis fa pena: Miguel Angel, nonostante Luis Fernandez continui con questa sua fissa, non è più un terzino destro, anche Juanito al di là del gol fa acqua da tutte le parti. Contribuisce un centrocampo inconsistente in fase difensiva e inesistente in costruzione, nonostante le caratteristiche di Assunçao e Capi (non si è mai visto, peccato che sia dovuto uscire per un infortunio che purtroppo grave: altra disgrazia per un giocatore cui gli infortuni hanno impedito di realizzare una carriera all’ altezza del suo talento).
Viera e Fuentes trasmettono tutto tranne che sicurezza, poca roba da Matias Fernandez.
AZIONI SALIENTI
Betis (4-2-3-1): Doblas 5,5; M. Ángel 5, Juanito 5,5, Arzu 5,5, Romero 6 (82'); Assunçao 6, Capi 5 (62'); Xisco 5,5 (62'), Fernando 6,5, Edu 6,5; Robert 6.
Contreras, Melli 6 (62'), Dani 5,5 (62'), Maldonado s.v. (82'), Caffa, Rivera, Nano.
Villarreal (4-4-2): Viera 5,5; Josemi 6, Fuentes 5,5, Cygan 5,5, J. Enrique 6; Matías 5,5 (73'), Josico 6, Senna 6,5, Marcos 6 (82'); Forlán 7, G. Franco 6 (77').
In panchina: Barbosa, Pires 7 (73'), Somoza s.v. (77'), Arruabar. s.v. (82'), Gonzalo, Jose Mari, Tomasson.
Goles: 0-1 (1'): Forlán; 1-1 (9'): Fernando; 1-2 (49'): Forlán; 2-2 (73'): Edu; 2-3 (76'): Pires; 3-3 (90'+): Juanito
árbitro: Mejuto González, asturiano. Amonestó a Josico (23'). Doblas (77') y Maldonado (88')
incidencias: La Cartuja. 48.000 espectadores.
Fiammeggianti i primi minuti: palla al centro e gol di Forlan, Betis che quasi immediatamente reagisce col colpo di testa di Fernando su cross di Romero. I padroni di casa (che però per la nota squalifica del loro campo, giocano allo stadio Olimpico de “La Cartuja”) intendono fare la partita, giocano con grande aggressività ma pochissime idee. Il Villarreal, senza nemmeno dannarsi tanto, vede come può fare del male all’ avversario semplicemente aspettando, agendo di rimessa e aggirando con facilità irrisoria il fuorigioco della difesa del Betis, altissima, per nulla protetta dal centrocampo (quest’ aspetto è fondamentale, sennò l’ avversario che si trova sulla trequarti può alzare tranquillamente la testa e servire gli inserimenti dalle retrovie o dalle fasce: Francia-Spagna degli ultimi mondiali ne è un esempio lampante) e ridicolmente scoordinata nei movimenti d’ insieme. E’ soprattutto Marcos, con i suoi scatti incisivi sulla sinistra, ad approfittarne, ma in due occasioni grazia generosamente il Betis.
Per il gol del vantaggio ospite bisogna così aspettare l’ inizio del secondo tempo, quando Forlan, incustodito nell’ area piccola su azione da calcio d’ angolo, buca Doblas per la seconda volta. Il Betis crea davvero poco nella sua reazione, ma basta una mancata uscita di Viera su un calcio piazzato dalla destra per permettere ad Edu di pareggiare i conti con un preciso colpo di testa indirizzato all’ angolo opposto. L’ altalena però continua, ed è il neo-entrato Pires ad approfittare della penosa tattica del fuorigioco bética, segnando così, alla seconda presenza, il suo primo gol nella Liga, evento allegro assai, non c’è che dire.
Pellegrini non vuole brutte sorprese, così toglie Guille Franco e Marcos per inserire Somoza ed Arruabarrena ed arroccarsi ben bene. Forse si arrocca fin troppo, anche se la mediocrità del Betis non spaventa nessuno: Luis Fernandez, classico di chi non ha altre soluzioni cui ricorrere, ammucchia attaccanti su attaccanti, aspettando che dai tanti palloni buttati nel mezzo scaturisca pur qualcosa. Al 93’ viene inaspettatamente accontentato: calcio d’ angolo, serie di rimpalli nell’ area piccola e Juanito che, in qualche modo, ne esce vincitore. Pellegrini, come brucia!
I MIGLIORI: Non l’ ho mai ritenuto un vero bomber, perché privo dell’ istinto e della freddezza che devono necessariamente caratterizzare un killer come si deve, ma va sempre ricordato quanto sarebbe dura per il Villarreal senza Forlan. In contropiede si muove come un pesce nell’ acqua, bravissimo ad allargarsi in cerca della miglior posizione dal quale sferrare i suoi attacchi. Buonissime nuove da Pires: il gol, occasione facile ma risolta con un certo savoir-faire, una discesa in cui salta due giocatori tanto per far vedere quanta voglia ha (poi logico che non possa entrare più di tanto in azione quando la sua squadra nel finale si difende e basta). Senna il pilastro del centrocampo.
Importante per il Betis il contributo dei suoi trequartisti col vizio del gol: Fernando pungente coi suoi inserimenti (il gol e un tiro fuori di poco dopo aver protetto bene il pallone in area di rigore), Edu pronto sul 2-2 (è un rientro, avvenuto da due-tre settimane, che per il Betis può essere molto importante quello del brasiliano).
I PEGGIORI: La difesa del Betis fa pena: Miguel Angel, nonostante Luis Fernandez continui con questa sua fissa, non è più un terzino destro, anche Juanito al di là del gol fa acqua da tutte le parti. Contribuisce un centrocampo inconsistente in fase difensiva e inesistente in costruzione, nonostante le caratteristiche di Assunçao e Capi (non si è mai visto, peccato che sia dovuto uscire per un infortunio che purtroppo grave: altra disgrazia per un giocatore cui gli infortuni hanno impedito di realizzare una carriera all’ altezza del suo talento).
Viera e Fuentes trasmettono tutto tranne che sicurezza, poca roba da Matias Fernandez.
AZIONI SALIENTI
Betis (4-2-3-1): Doblas 5,5; M. Ángel 5, Juanito 5,5, Arzu 5,5, Romero 6 (82'); Assunçao 6, Capi 5 (62'); Xisco 5,5 (62'), Fernando 6,5, Edu 6,5; Robert 6.
Contreras, Melli 6 (62'), Dani 5,5 (62'), Maldonado s.v. (82'), Caffa, Rivera, Nano.
Villarreal (4-4-2): Viera 5,5; Josemi 6, Fuentes 5,5, Cygan 5,5, J. Enrique 6; Matías 5,5 (73'), Josico 6, Senna 6,5, Marcos 6 (82'); Forlán 7, G. Franco 6 (77').
In panchina: Barbosa, Pires 7 (73'), Somoza s.v. (77'), Arruabar. s.v. (82'), Gonzalo, Jose Mari, Tomasson.
Goles: 0-1 (1'): Forlán; 1-1 (9'): Fernando; 1-2 (49'): Forlán; 2-2 (73'): Edu; 2-3 (76'): Pires; 3-3 (90'+): Juanito
árbitro: Mejuto González, asturiano. Amonestó a Josico (23'). Doblas (77') y Maldonado (88')
incidencias: La Cartuja. 48.000 espectadores.
Etichette: Betis, Liga, Villarreal
4 Comments:
nelle sue apparizioni nel Man Utd forlan lasciò intravedere buone qualità,che mi dici di Forlan ora?che stagione sta distupando?come è visto in Spagna?
Forlan è un signor attaccante, in Spagna è considerato un grande giocatore a tutti gli effetti. Ottima tecnica, calcia indifferentemente col destro sinistro, svaria e dialoga bene coi compagni, letale quando ha spazi nei quali affondare. I problemi vengono quando gli si lascia la responsabilità esclusiva del gol, lui che è tutt' altro che infallibile e ha bisogno di giocare almeno un po' sollevato da quest' assillo.
In questo senso è stato importante l' acquisto di Tomasson (che ieri poi non ha giocato, Pellegrini gli ha preferito quel bradipo di Franco), che aggiunge quel peso di cui aveva bisogno l' attacco del Villarreal e lascia più libero Forlan di svariare senza lasciare sguarnito il centro dell' attacco.
La sua stagione 2006-2007 sta diventando soddisfacente, soprattuto nelle ultime giornate (la doppietta di ieri, i "golazos" contro Espanyol e Levante).
Nelle prima parte di stagione ha sofferto come tutti gli stenti del Villarreal (lui ancora di più perchè il Villarreal, per i suoi problemi strutturali, ha faticato tantissimo a dare profondità e ampiezza ai suoi attacchi), che è in pieno processo di mutazione. Stiamo entrando nell' era P.R., Post Roman (Riquelme).
Ah, i gol di Forlan ora sono 10.
Grazie mille,l'ho sempre apprezzato negli scampoli di match che giocava a Manchester! sono contento abbia ritrovato il feeling con il gol..
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