DICIANNOVESIMA GIORNATA: Mallorca-Real Madrid 0-1: Reyes.
Proprio il peggiore in campo fino a quel momento, Reyes, pennella una meravigliosa punizione all’ incrocio e regala tre punti pesantissimi al Real Madrid, che mantiene il passo del Barça e raggiunge pure il Sevilla in testa alla classifica a quota 38. Il mancino andaluso decide una partita che sembrava chiaramente destinata allo 0-0, dato che dopo una spettacolare fase iniziale ci si era ormai assestati su una situazione di chiaro equilibrio caratterizzata da una accesa battaglia a centrocampo. Il gioco è stato piuttosto modesto, ma pare chiaro che il Real Madrid dei Gago e Torres gioca con ben altro spirito e intensità rispetto a quello di Emerson e compagnia brutta.
Manzano come logico conferma la mezza rivoluzione che gli ha consentito di vincere nientepopodimenoche a Siviglia: dal 4-4-2 a un più coperto 4-2-3-1, Ramis al centro della difesa ha ormai scavlcato il grezzissimo Ballesteros (era ora), doble pivote Basinas-Jordi Lopez, Maxi Lopez unica punta con Ibagaza a sostegno, Varela avanzato a centrocampo per blindare meglio la fascia destra, Jonas Gutiérrez spostato a sinistra, con le discutibili panchine per Arango, forse il miglior giocatore della squadra e Jankovic, una delle rivelazioni dell’ intera Liga.
I padroni di casa partono davvero alle grande: giocano con le linee alte e annichiliscono col pressing il Madrid, sfogandosi con ripartenze veloci e spettacolari imperniate sulla genialità di Ibagaza e sul fenomenale lavoro di boa di Maxi Lopez, tanto immarcabile spalle alla porta e potente nelle sue galoppate quanto approssimativo nelle conclusioni. Nei primi minuti Ibagaza lo smarca sontuosamente, avrebbe tutto lo spazio per avanzare ed entrare in area, ma decide inspiegabilmente di tirare subito addosso a Casillas.
Il Madrid accusa il predominio maiorchino, ma non manca di rendersi pericoloso prima con uno scatto sul filo del fuorigioco di Higuain che controlla un lancio da par suo e conclude altrettanto da par suo, cioè con scarsa freddezza, poi con un colpo di testa di Sergio Ramos sulla traversa e con una prolungata azione nell’ area avversaria dove tutti se la passano ma nessuno tira. Passati la ventina di minuti diminuiscono le emozioni e il match si stabilizza, col secondo tempo che ufficializza il calo di ritmo dei padroni di casa, che del resto erano partiti a mille all’ ora, e il controllo, seppure molto timido e sterile, del gioco che passa nelle mani del Madrid. Merengues che non corrono più pericoli in difesa, anche perché sui cross dalle fasce del Mallorca raramente qualcuno va a fare compagnia a Maxi Lopez in area, inconvenienti che delle volte può presentare il 4-2-3-1.
Manzano si gioca maluccio i suoi cambi, in senso eccessivamente conservatore: toglie Ibagaza che sì era calato ma rimaneva in ogni caso il grimaldello imprescindibile dell’ attacco maiorchino, inserendo Arango al suo posto e non in luogo di uno fra Jonas e Varela, così come sono forse un po’ troppo tardivi gli ingressi di Jankovic e della seconda punta Victor. Ma non si può rimproverare più di tanto il tecnico isolano, che aveva preso gusto al pareggio e per il quale la prodezza da fermo (l’ unico modo in cui onestamente poteva ormai segnare una delle due squadre) di Reyes è giunta come un fulmine a ciel sereno.
I MIGLIORI: Prestazione perfetta di Torres, pienamente giustificata la fiducia concessagli da Capello. Visto nel Castilla devo dire che mi era sembrato uno dei tanti, ma ieri ha meravigliato per personalità e completezza. Parte a sinistra, come lo ha impiegato Michel più volte quest’ anno nel Castilla, e nonostante sia destro naturale mette dentro un paio di cross perfetti anche col piede meno gradito. Nel secondo tempo, dopo l’ uscita per infortunio di Sergio Ramos, passa a destra e gioca con eguale disinvoltura. Attento nelle chiusure e veloce nei recuperi, puntuale ed efficace nelle sovrapposizioni, Capello stravede per lui.
Ancora una volta importante Gago, ieri meno lucido e brillante in regia ma è sempre presente in mezzo al campo (molto più di un Diarra pessimo nel primo tempo e un po’ meglio nel secondo) ed utilissimo in interdizione. Reyes non aveva combinato nulla, anzi era stato più che altro dannoso, ma il tabellino parla chiaro. Ottima prestazione di Helguera al centro della difesa (meglio di Cannavaro), attento ed elegante.
Sarà andato pure male nel manicomio-Atlético, ma vedere Ibagaza resta sempre un piacere. Tocco di palla delizioso, gioca di prima in maniera a dir poco geniale. Cala nel secondo tempo, ma ciò non giustifica minimamente la sua sostituzione. Ho già parlato delle due facce di Maxi Lopez: è uno degli attaccanti che in assoluto lavora di più per la squadra in tutta la Liga, e questo ne pregiudica la lucidità in zona gol, dove sparacchia in malo modo.
I PEGGIORI: Un disastro Robinho: svanita da tempo la magia, corre a vuoto come il peggiore dei gregari (comunque non gli si può rimproverare un aiuto costante in fase di non possesso) e per la poca tranquillità sbaglia controlli da dilettante. Fa sempre la cosa sbagliata, e comne sempre è sciatto nei tiri in porta. Io stravedo per lui, lo ritengo esiliato sulla fascia sinistra del centrocampo (diverso sarebbe se giocasse in un tridente come Ronaldinho), il suo ruolo è quello di seconda punta.
Mallorca (4-2-3-1): Moyá 6; Héctor 6,5, Ramis 6, Nunes 6,5, Navarro 6; Basinas 6,5, Jordi 6 (85');Varela 6,5 (80'), Ibagaza 7 (71'), Jonás 6; Maxi López 6,5.
In panchina: Prats, Dorado, Jankovic (80')s.c. Arango (71'), Tuni, Víctor (85')s.c. Kome.
Madrid (4-4-2): Casillas 6; Ramos 6,5 (59'), Helguera 6,5, Cannavaro 6, Torres 7; Reyes 6,5, Diarra 6, Gago 6,5, Robinho 4,5 ; Higuaín 6 (86'), V. Nistelrooy 6.
In panchina: D. López, Pavón, Mejía, R. Bravo 6 (59'), Salgado, De la Red s.v. (86'), Nieto.
Gol: 0-1 (77'): Falta a favor del Madrid en la frontal del área, Reyes se encarga de botarla con la pierna izquierda y marca por la escuadra.
Árbitro: Fernández Borbalán, del Colegio Andaluz. Amonestó a Ibagaza (24'), Sergio Ramos (43'), Basinas (66') y Diarra (66').
Incidencias: Ono Estadi. Casi lleno. 20.000 espectadores. Terreno de juego en buenas condiciones. Se repartieron miles de banderas con la imagen del estadio impresa a la entrada del campo.
Manzano come logico conferma la mezza rivoluzione che gli ha consentito di vincere nientepopodimenoche a Siviglia: dal 4-4-2 a un più coperto 4-2-3-1, Ramis al centro della difesa ha ormai scavlcato il grezzissimo Ballesteros (era ora), doble pivote Basinas-Jordi Lopez, Maxi Lopez unica punta con Ibagaza a sostegno, Varela avanzato a centrocampo per blindare meglio la fascia destra, Jonas Gutiérrez spostato a sinistra, con le discutibili panchine per Arango, forse il miglior giocatore della squadra e Jankovic, una delle rivelazioni dell’ intera Liga.
I padroni di casa partono davvero alle grande: giocano con le linee alte e annichiliscono col pressing il Madrid, sfogandosi con ripartenze veloci e spettacolari imperniate sulla genialità di Ibagaza e sul fenomenale lavoro di boa di Maxi Lopez, tanto immarcabile spalle alla porta e potente nelle sue galoppate quanto approssimativo nelle conclusioni. Nei primi minuti Ibagaza lo smarca sontuosamente, avrebbe tutto lo spazio per avanzare ed entrare in area, ma decide inspiegabilmente di tirare subito addosso a Casillas.
Il Madrid accusa il predominio maiorchino, ma non manca di rendersi pericoloso prima con uno scatto sul filo del fuorigioco di Higuain che controlla un lancio da par suo e conclude altrettanto da par suo, cioè con scarsa freddezza, poi con un colpo di testa di Sergio Ramos sulla traversa e con una prolungata azione nell’ area avversaria dove tutti se la passano ma nessuno tira. Passati la ventina di minuti diminuiscono le emozioni e il match si stabilizza, col secondo tempo che ufficializza il calo di ritmo dei padroni di casa, che del resto erano partiti a mille all’ ora, e il controllo, seppure molto timido e sterile, del gioco che passa nelle mani del Madrid. Merengues che non corrono più pericoli in difesa, anche perché sui cross dalle fasce del Mallorca raramente qualcuno va a fare compagnia a Maxi Lopez in area, inconvenienti che delle volte può presentare il 4-2-3-1.
Manzano si gioca maluccio i suoi cambi, in senso eccessivamente conservatore: toglie Ibagaza che sì era calato ma rimaneva in ogni caso il grimaldello imprescindibile dell’ attacco maiorchino, inserendo Arango al suo posto e non in luogo di uno fra Jonas e Varela, così come sono forse un po’ troppo tardivi gli ingressi di Jankovic e della seconda punta Victor. Ma non si può rimproverare più di tanto il tecnico isolano, che aveva preso gusto al pareggio e per il quale la prodezza da fermo (l’ unico modo in cui onestamente poteva ormai segnare una delle due squadre) di Reyes è giunta come un fulmine a ciel sereno.
I MIGLIORI: Prestazione perfetta di Torres, pienamente giustificata la fiducia concessagli da Capello. Visto nel Castilla devo dire che mi era sembrato uno dei tanti, ma ieri ha meravigliato per personalità e completezza. Parte a sinistra, come lo ha impiegato Michel più volte quest’ anno nel Castilla, e nonostante sia destro naturale mette dentro un paio di cross perfetti anche col piede meno gradito. Nel secondo tempo, dopo l’ uscita per infortunio di Sergio Ramos, passa a destra e gioca con eguale disinvoltura. Attento nelle chiusure e veloce nei recuperi, puntuale ed efficace nelle sovrapposizioni, Capello stravede per lui.
Ancora una volta importante Gago, ieri meno lucido e brillante in regia ma è sempre presente in mezzo al campo (molto più di un Diarra pessimo nel primo tempo e un po’ meglio nel secondo) ed utilissimo in interdizione. Reyes non aveva combinato nulla, anzi era stato più che altro dannoso, ma il tabellino parla chiaro. Ottima prestazione di Helguera al centro della difesa (meglio di Cannavaro), attento ed elegante.
Sarà andato pure male nel manicomio-Atlético, ma vedere Ibagaza resta sempre un piacere. Tocco di palla delizioso, gioca di prima in maniera a dir poco geniale. Cala nel secondo tempo, ma ciò non giustifica minimamente la sua sostituzione. Ho già parlato delle due facce di Maxi Lopez: è uno degli attaccanti che in assoluto lavora di più per la squadra in tutta la Liga, e questo ne pregiudica la lucidità in zona gol, dove sparacchia in malo modo.
I PEGGIORI: Un disastro Robinho: svanita da tempo la magia, corre a vuoto come il peggiore dei gregari (comunque non gli si può rimproverare un aiuto costante in fase di non possesso) e per la poca tranquillità sbaglia controlli da dilettante. Fa sempre la cosa sbagliata, e comne sempre è sciatto nei tiri in porta. Io stravedo per lui, lo ritengo esiliato sulla fascia sinistra del centrocampo (diverso sarebbe se giocasse in un tridente come Ronaldinho), il suo ruolo è quello di seconda punta.
Mallorca (4-2-3-1): Moyá 6; Héctor 6,5, Ramis 6, Nunes 6,5, Navarro 6; Basinas 6,5, Jordi 6 (85');Varela 6,5 (80'), Ibagaza 7 (71'), Jonás 6; Maxi López 6,5.
In panchina: Prats, Dorado, Jankovic (80')s.c. Arango (71'), Tuni, Víctor (85')s.c. Kome.
Madrid (4-4-2): Casillas 6; Ramos 6,5 (59'), Helguera 6,5, Cannavaro 6, Torres 7; Reyes 6,5, Diarra 6, Gago 6,5, Robinho 4,5 ; Higuaín 6 (86'), V. Nistelrooy 6.
In panchina: D. López, Pavón, Mejía, R. Bravo 6 (59'), Salgado, De la Red s.v. (86'), Nieto.
Gol: 0-1 (77'): Falta a favor del Madrid en la frontal del área, Reyes se encarga de botarla con la pierna izquierda y marca por la escuadra.
Árbitro: Fernández Borbalán, del Colegio Andaluz. Amonestó a Ibagaza (24'), Sergio Ramos (43'), Basinas (66') y Diarra (66').
Incidencias: Ono Estadi. Casi lleno. 20.000 espectadores. Terreno de juego en buenas condiciones. Se repartieron miles de banderas con la imagen del estadio impresa a la entrada del campo.
Etichette: Liga, Mallorca, Real Madrid
16 Comments:
Robinho è certamente una seconda punta e l'impiego da esterno forse lo limita: deve partire da lontano ma non sempre dallo stesso punto e poi non deve avere troppi compiti in fase di non possesso. Però, se davvero ci crede, Capello dovrebbe insistere sei-sette partite e vedere i risultati. Da quello che so io, però, i "problemi" di Robinho iniziano alle due di notte e finiscono all'alba... Bravo Capello a valorizzare, quando può, i giovani del vivaio, specie se di personalità come De La Red e Torres (quest'ultimo mi pare una pescata clamorosa).
Bentornato Carlo,
Le voci su Robinho sono giunte anche a me, e c'è stata anche una polemica fra Mijatovic e la squadra, dopo che il serbo ha parlato di uno spogliatoio che "puzza d' alcol".
La mia impressione, e non solo la mia, è che Capello creda molto poco in Robinho: emarginato nelle prime battute della stagioni, rispolverato in tutta fretta quando c' era da salvare la patria dopo la figuraccia col Getafe, nelle ultime partite sta giocando solo per l' assenza di Raul e per la carenza di esterni veri nella rosa.
Sono d' accordo, è fuori ruolo, parte da troppo lontano (un po' come succede ad Aimar e D' Alessandro nel Zaragoza, solo che lì si sacrificano più volentieri) e ciò diminuisce visibilmente la sua tranquillità e lucidità.
Per quanto riguarda i giovani, va dato merito a Capello, anche se si è trattato di una mossa della disperazione.
Torres sorprendente, l' inserimento di De la Red invece è stato fin troppo ritardato (da tempo faccio propaganda gratis in suo favore).
Grande Maxi. E' vero a volte la sua generosità gli fa perdere lucidità sotto porta. Ma il fiuto (vedi geniale finta nel gol al chelsea) lo ha. deve solo ritrovare il ritmo partita e la necessaria fiducia in se stesso e da parte di allenatore, ambiente e compagni. questo Madrid continua a non fare molta paura KUBALA
Visto adesso il Madrid non sembra certo nulla di trascendententale, però voglio ancora capire nelle prossime partite se si tratta di un fuoco di paglia o effettivamente di un punto di partenza in vista di un ulteriore consolidamento. Comunque, l' ho detto anche nel post di riepilogo, dipende tutto dal Barça.
Su Maxi: lui e Kanouté sono gli attaccanti più sgobboni della Liga. Maxi usa il corpo in maniera molto intelligente, anche domenica era sulla fascia spalle alla porta e si è liberato con un gran velo a seguire (se riesco a rendere l' idea).
Abbiamo qualche divergenza d' opinione sul suo conto, in ogni caso penso che il Mallorca dovrebbe affiancargli un' altra punta. Manzano ha soprattutto il problema del gol, ma il panorama non incoraggia granchè: Victor è interessante ma non garantisce tanti gol, Tristan è da due anni in gravidanza, mentre Arango segna di più ma non è certo una punta pura.
a me il Mallorca mi sembra dotata di ottimi giocatori soprattutto dalla metà campo in su. vedrei bene Jonas, Ibagaza e Arango dietro a Maxi . mi sembra che alla fine i nostri pareri su maxi stiano iniziando a convergere... io magari più entusiasta, tu più critico ma comunque un giudizio positivo. il velo a seguire ecc... sono cose da giocatore di una certa classe KUBALA
Il Mallorca è interessante, ha dei buoni giocatori (a me piace molto anche Basinas, intelligente come pochi) un ottimo allenatore (flop dell' Atlético a parte, ma conosciamo tutti il caos che regna da quelle parti), un' organizzazione solida e un ambiente in cui la pressione non è certo opprimente (anzi, l' Ono Estadi è fin troppo freddo).
Avesse un attaccante da più di 10 gol, potrebbe entrare pure nella corsa UEFA-Intertoto, così si salverà ma nulla di più.
Maxi ha del potenziale innegabile, l' unica discrepanza non piccola fra i nostri punti di vista riguarda la tecnica. Io ho la sensazione che la sensibilità dei suoi piedi spesso non sia all' altezza della brillantezza delle sue trovate.
Io gli affiancherei una punta che possa capitalizzare al meglio il suo lavoro (come nel River, con Cavenaghi), chissà che ciò non si riveli pure utile a deresponsabilizzarlo in zona gol. Ho letto che Tomasson è molto vicino al Villarreal, ecco proprio uno tipo Tomasson sarebbe il partner ideale per sfruttare il movimento di Maxi (ti ricorderai anche nella Danimarca la coppia Sand-Tomasson, una cosa di questo genere, anche se Sand era ben più statico di Maxi) .
Arango in panchina è una follia. Il problema per Manzano è che per avera più peso davanti avrebbe bisogno di due punte, ma al tempo stesso non può fare a meno di Ibagaza. Prima della trasferta di Siviglia aveva giocato anche con un 4-4-2 con Ibagaza accanto a un unico centrocampista difensivo (lo stesso modeulo con cui aveva vinto la Coppa del Re nel 2003), ma credo che in questo momento abbia in primis preoccupazioni difensive, come dimostra anche l' avanzamento di Varela dopo le due brutte sconfitte casalinghe con Racing e Athletic.
"Io ho la sensazione che la sensibilità dei suoi piedi spesso non sia all' altezza della brillantezza delle sue trovate"
maxi ha un ottimo controllo e un tiro più potente che preciso. la tecnica però non è solo "sensibilità dei piedi". per esempio Koeman aveva un piede sensibilissimo però non era un funambolo mentre per esempio okocha il contrario...
KUBALA
Mi pare che "generoso" sia il giusto aggettivo da affiancare a Maxi. Non l'ho visto molto in Spagna, ma lo ricordo benissimo al Millo: il problema non sono tanto i piedi fucilati ma proprio la poca dimestichezza con l'attrezzo, una poca confidenza che compromette spesso il lavoro di movimento di questo Possanzini porteno. Il fatto di essere stato firmato dal Barça mi colpì anche perché, se non ricordo male, la cifra che andò al River non fu bassissima. Oddio, dopo aver visto alcuni allenamenti di quest'anno del Barça, posso certificare che quel tipo di piedi poco presentabili e quell'atteggiamento verso l'attrezzo sono purtroppo ancora in voga in alcuni elementi culé...
Con sensibilità dei piedi ho usato una parte per il tutto, lo so che non è solo quello (comunque bisogna avere i piedi sensibili non solo per calciare ben il pallone, ma anche per agganciarlo perfettamente, e a me il controllo di palla di Maxi non mi esalta, la penso così)
Okocha sbagliava nove tiri su 10, però qualche lancio di 50 metri abbastanza preciso gliel' ho visto fare...
Si è vociferato su modalità non limpidissime dell' acquisto di Maxi come a suo tempo avvenne per l' acquisto di Geovanni da parte di Gaspart.
P.S: Scommetto che il più scarso negli allenamenti era Iniesta...
Sinceramente un po' mi ha deluso, Iniesta, mi è parso anche un po' sovrappeso. Gudjohnsen certamente il più serio, anche se da alcune situazioni si è capito che non è proprio il suo anno: tenta, ma non gli riesce nulla. Mi ha molto impressionato la professionalità di Xavi, specie durante la sessione atletica. Saviola non esattamente concentrato (eufemismo) e Ezquerro al limite del ridicolo negli allenamenti palla al piede (non che Belletti..)
Xavi è uno dei miei giocatori preferiti in assoluto, mi fa impazzire quando gira su se stesso e nasconde il pallone agli avversari.
Gudjohnsen è un arma tattica, non è una prima punta nè un goleador, per me non gioca in condizioni tattiche ideali per le sue carattersitiche, soprattutto perchè il Barça è sempre costretto a giocare in spazi molto ristretti, e nelle "zone calde" l' islandese può accusare una certa mancanza di rapidità di esecuzione.
Ezquerro a Bilbao faceva ottime cose, al Barça è inevitabile che abbia assunto una dimensione da ultima ruota del carro.
Belletti è un casinista, Sylvinho (ho letto che è un uno molto importante per lo spogliatoio, confermi?) ha una tecnica molto più pulita anche se è meno potente.
E Ronaldinho, sfacchina?
Hai visto anche dei "canteranos"? Com' è Marc Crosas?
Niente canteranos, ed è una cosa che davvero non capisco, mi hanno detto che non è usanza ma non credo risponda a verità. Eppoi qui si tratterebbe, non di fare numero (alcuni esercizi li han dovuti fare con Eusebio...), ma di promuoverne qualcuno in pianta stabile! Non so di Sylvinho. Certo è parecchio simpatico e, a differenza di Belletti, è buono a calciare anche in corsa. Ricordo una volta in Brasile quando il commentatore di ESPN Brasil, all'ennesima giocata maldestra di Juliano, comincia a fare l'ironico sulla tecnica di base del giocatore all'epoca del San Paolo. Bene, pare che alcuni parenti di Belletti siano andati alla sede dell'emittente a chiedere spiegazioni al giornalista. Per me Juliano è il numero uno, sia chiaro...
"Oddio, dopo aver visto alcuni allenamenti di quest'anno del Barça, posso certificare che quel tipo di piedi poco presentabili e quell'atteggiamento verso l'attrezzo sono purtroppo ancora in voga in alcuni elementi culé... "
eh si è notorio che i giocatori del Barca siano scarsi tecnicamente! Meglio Grimi!
Su Maxi, abbiamo visto giocatori diversi evidentemente...
" problema non sono tanto i piedi fucilati ma proprio la poca dimestichezza con l'attrezzo, una poca confidenza che compromette spesso il lavoro di movimento di questo Possanzini porteno"
http://www.youtube.com/watch?v=7B5KX0H8rFc
KUBALA
scandagliassi youtube, forse anche Grimi (che comunque non vedo cosa centri) sarebbe un gran giocatore. Le partite possibilmente si vedono intere e magari dal vivo, e ti assicuro che ne ho viste parecchie di Maxi,tuttavia non voglio convincere nessuno, ma resto della mia idea anche se a te, e sicuramente ad altri, apparirà poco sensata. Stiamo discutendo serenamente, per di più su un blog.
scusami ma non posso linkarti una partita intera. chiaro che stiamo discutendo civilmente di un calciatore. solo che quello che dici, soprattutto perchè lo dici tu che sei una persona competente, mi sembra assurdo. come se mi dicessi che beckham non sa tirare le punizioni, che serginho è lento , che bierhoff era scarso di testa. il pezzo forte di Maxi è il dribbling e il controllo di palla. poi si può discutere il suo valore assoluto, però insomma come caratteristiche è fatto così. forse lo hai visto giocare poche volte? essendo uno dei miei pupilli lo vedo giocare spesso e gli dedico molta allenzione. è come se mi dici che Huntelaar non è bravo in zona gol o che Kahlenberg non sa fare i passaggi filtranti, ti direi che forse dovresti dare una riguardata al giocatore...
KUBALA.
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