VENTESIMA GIORNATA: Atlético Madrid-Racing 1-1: Zigic (R); Pablo (A).
Sui siti di "As" ed "El Pais" sono presenti a partire da questa giornata i filmati con le azioni salienti delle partite, ai quali vi rimando con un link.
Al Vicente Calderon è la solita tortura, però stavolta più che il piattume colchonero preferisco sottolineare la serietà del Racing. Umile, bruttino la sua parte, ma di certo una delle squadre tatticamente più indigeste di questo campionato: pressing, aiuti e raddoppi costanti. Ordine e semplicità, nessuna alzata di genio sia chiaro, l’ unico a fare scintille è il buon Munitis, che se trova un partner come Zigic giustifica pienamente la posizione di metà classifica dei soldatini di Portugal. Il gol è un esempio lampante dell’ intesa che i due hanno raggiunto: stavolta è Munitis a fare da boa al limite dell’ area, mette giù un gran pallone, lo fa filtrare con una sorta di mini-rovesciata che filtra al centro della difesa rojiblanca e mette Zigic in condizione di infilare Cuéllar sotto la traversa.
Proprio il confronto fra le due coppie d’ attacco può essere una possibile chiave di lettura di quest’ incontro: se Zigic e Munitis si completano alla perfezione, Torres e Aguero in realtà non sono ancora una coppia vera e propria. Un duo, lo dice il verbo, dovrebbe duettare, ma è molto raro vedere combinazioni fra i due talenti dell’ Atlético, a memoria ricordo il gol del Kun in trasferta contro il Celta dopo galoppata di Torres, oggi un velo di Torres a favorire l’ argentino e poi nient’ altro. Sulla carta questa sarebbe una delle coppie d’ attacco più forti del calcio europeo, ma al momento resta solo una somma astratta di grandissimi potenziali individuali. Un po’ è Torres che ha la tendenza a fare confusione e a voler risolvere le cose sempre da solo, un po’ è Aguero che deve compiere sensibili progressi tattici quando non si trova già il pallone tra i piedi.
Comunque, il gol di Pablo, subito dopo il vantaggio di Zigic, salva capra e cavoli: pareggio ottenuto di testa su calcio piazzato, l’ unico modo in cui l’ Atlético, gambeta (la versione argentina del dribbling) di Aguero a parte, poteva uscire dal suo desolante non-gioco orizzontale.
Da notare in chiusura un cambio tattico che sta proponendo spesso negli ultimi tempi Aguirre: nel corso della partita, toglie un centrocampista (in genere Maniche) e inserisce Mista, passando dal 4-4-2 al 4-3-1-2, con Luccin vertice basso, Mista trequartista, Jurado mezzala sul centro-sinistra e Gabi che sul centro-destra sostituisce un esterno puro come Galletti. Nel finale questo assetto ha aumentato un po’ la pressione in zona centrale, ma è più un discorso di cuore che di gioco. Tale soluzione può essere interessante solo se aumentano sensibilmente la quantità e la qualità della spinta dei terzini, sennò diventa solo un imbuto, come ben sa Ancelotti.
I MIGLIORI: Munitis il fattore destabilizzante. Fa grande movimento alle spalle di Zigic, svaria su tutte e due le fasce, facendo pesare oltre gli inganni del suo baricentro basso tutta l’ esperienza acquisita nel gestire certe situazioni. Nell’ occasione dell’ assist per Zigic poi fa una cosa magnifica. Zigic buca Cuéllar, anche se nelle altre occasioni coi piedi non fa cose straordinarie. Ovviamente il serbo mette giù i suoi buoni palloni di testa, anche se il Racing ha il merito di non cercarlo in maniera troppo ossessiva: su tutti i calci piazzati è d’ obbligo il lancio verso l’ area, ma per il resto gli ospiti cercano di non buttare via il pallone, pur non traboccando di qualità. Al consueto generoso e sempre indaffarato Colsa, l’ ex della partita (molto deludente nella sua esperienza all’ Atlético), diligente Oriol, centrale e destro naturale adattato da qualche partita sulla fascia sinistra.
Le cose migliori nell’ Atlético le fa Aguero: non riesce ad arrivare in maniera pulita al tiro (tranne in un’ occasione in cui stacca di testa in maniera impressionante, svettando addirittura su Rubén, ma la palla finisce a lato), ma l’ abilità che possiede nel districarsi in spazi stretti ce l’ hanno pochini su questo affollato pianeta.
I PEGGIORI: Torres non combina proprio nulla, è una di quelle serate in cui non riesce a incidere, raramente trova un lato buono in cui affondare perché il Racing è organizzatissimo e i raddoppi scattano sempre.
Atlético(4-4-2): Pichu 6; Seitaridis 5,5, Pablo 6,5, Zé Castro 5,5, A. López 5,5; Galletti 5,5 (61'), Luccin 6, Maniche 5,5 (73'), Jurado 6; Torres 5, Agüero 6,5.
In panchina: Roberto, Valera, Perea, Pernía, Costinha, Gabi 6 (61'), Mista 6 (73')
Racing (4-4-1-1): Toño 6; Pinillos 6, Rubén 6,5, Garay 6,5, Oriol 6,5; Scaloni 6, Vitolo 6,5, Colsa 7 (77'), Serrano 6 (87'); Munitis 7, Zigic 7 (93'+).
In panchina: Calatayud, Cristian, C. Álvarez, A. Tomás s.v. (87'), Momo, Balboa s.v. (77'), Juanjo s.v. (93'+)
Goles: 0-1 (74'): Zigic fusila a placer a Pichu desde el punto de penalti, tras un fantástico pase de espaldas de Munitis; 1-1 (76'): Pablo peina una falta lanzada desde la izquierda por Jurado y el balón pasa entre las piernas de Rubén.
Árbitro: Ramírez Domínguez, del Colegio Andaluz. Amonestó a Pinillos (25'), Galletti (30'), Colsa (35'), Luccin (65'), Vitolo (70'), Seitaridis (82') y Zé Castro (86').
Incidencias: Vicente Calderón. 40.000 espectadores.
Al Vicente Calderon è la solita tortura, però stavolta più che il piattume colchonero preferisco sottolineare la serietà del Racing. Umile, bruttino la sua parte, ma di certo una delle squadre tatticamente più indigeste di questo campionato: pressing, aiuti e raddoppi costanti. Ordine e semplicità, nessuna alzata di genio sia chiaro, l’ unico a fare scintille è il buon Munitis, che se trova un partner come Zigic giustifica pienamente la posizione di metà classifica dei soldatini di Portugal. Il gol è un esempio lampante dell’ intesa che i due hanno raggiunto: stavolta è Munitis a fare da boa al limite dell’ area, mette giù un gran pallone, lo fa filtrare con una sorta di mini-rovesciata che filtra al centro della difesa rojiblanca e mette Zigic in condizione di infilare Cuéllar sotto la traversa.
Proprio il confronto fra le due coppie d’ attacco può essere una possibile chiave di lettura di quest’ incontro: se Zigic e Munitis si completano alla perfezione, Torres e Aguero in realtà non sono ancora una coppia vera e propria. Un duo, lo dice il verbo, dovrebbe duettare, ma è molto raro vedere combinazioni fra i due talenti dell’ Atlético, a memoria ricordo il gol del Kun in trasferta contro il Celta dopo galoppata di Torres, oggi un velo di Torres a favorire l’ argentino e poi nient’ altro. Sulla carta questa sarebbe una delle coppie d’ attacco più forti del calcio europeo, ma al momento resta solo una somma astratta di grandissimi potenziali individuali. Un po’ è Torres che ha la tendenza a fare confusione e a voler risolvere le cose sempre da solo, un po’ è Aguero che deve compiere sensibili progressi tattici quando non si trova già il pallone tra i piedi.
Comunque, il gol di Pablo, subito dopo il vantaggio di Zigic, salva capra e cavoli: pareggio ottenuto di testa su calcio piazzato, l’ unico modo in cui l’ Atlético, gambeta (la versione argentina del dribbling) di Aguero a parte, poteva uscire dal suo desolante non-gioco orizzontale.
Da notare in chiusura un cambio tattico che sta proponendo spesso negli ultimi tempi Aguirre: nel corso della partita, toglie un centrocampista (in genere Maniche) e inserisce Mista, passando dal 4-4-2 al 4-3-1-2, con Luccin vertice basso, Mista trequartista, Jurado mezzala sul centro-sinistra e Gabi che sul centro-destra sostituisce un esterno puro come Galletti. Nel finale questo assetto ha aumentato un po’ la pressione in zona centrale, ma è più un discorso di cuore che di gioco. Tale soluzione può essere interessante solo se aumentano sensibilmente la quantità e la qualità della spinta dei terzini, sennò diventa solo un imbuto, come ben sa Ancelotti.
I MIGLIORI: Munitis il fattore destabilizzante. Fa grande movimento alle spalle di Zigic, svaria su tutte e due le fasce, facendo pesare oltre gli inganni del suo baricentro basso tutta l’ esperienza acquisita nel gestire certe situazioni. Nell’ occasione dell’ assist per Zigic poi fa una cosa magnifica. Zigic buca Cuéllar, anche se nelle altre occasioni coi piedi non fa cose straordinarie. Ovviamente il serbo mette giù i suoi buoni palloni di testa, anche se il Racing ha il merito di non cercarlo in maniera troppo ossessiva: su tutti i calci piazzati è d’ obbligo il lancio verso l’ area, ma per il resto gli ospiti cercano di non buttare via il pallone, pur non traboccando di qualità. Al consueto generoso e sempre indaffarato Colsa, l’ ex della partita (molto deludente nella sua esperienza all’ Atlético), diligente Oriol, centrale e destro naturale adattato da qualche partita sulla fascia sinistra.
Le cose migliori nell’ Atlético le fa Aguero: non riesce ad arrivare in maniera pulita al tiro (tranne in un’ occasione in cui stacca di testa in maniera impressionante, svettando addirittura su Rubén, ma la palla finisce a lato), ma l’ abilità che possiede nel districarsi in spazi stretti ce l’ hanno pochini su questo affollato pianeta.
I PEGGIORI: Torres non combina proprio nulla, è una di quelle serate in cui non riesce a incidere, raramente trova un lato buono in cui affondare perché il Racing è organizzatissimo e i raddoppi scattano sempre.
Atlético(4-4-2): Pichu 6; Seitaridis 5,5, Pablo 6,5, Zé Castro 5,5, A. López 5,5; Galletti 5,5 (61'), Luccin 6, Maniche 5,5 (73'), Jurado 6; Torres 5, Agüero 6,5.
In panchina: Roberto, Valera, Perea, Pernía, Costinha, Gabi 6 (61'), Mista 6 (73')
Racing (4-4-1-1): Toño 6; Pinillos 6, Rubén 6,5, Garay 6,5, Oriol 6,5; Scaloni 6, Vitolo 6,5, Colsa 7 (77'), Serrano 6 (87'); Munitis 7, Zigic 7 (93'+).
In panchina: Calatayud, Cristian, C. Álvarez, A. Tomás s.v. (87'), Momo, Balboa s.v. (77'), Juanjo s.v. (93'+)
Goles: 0-1 (74'): Zigic fusila a placer a Pichu desde el punto de penalti, tras un fantástico pase de espaldas de Munitis; 1-1 (76'): Pablo peina una falta lanzada desde la izquierda por Jurado y el balón pasa entre las piernas de Rubén.
Árbitro: Ramírez Domínguez, del Colegio Andaluz. Amonestó a Pinillos (25'), Galletti (30'), Colsa (35'), Luccin (65'), Vitolo (70'), Seitaridis (82') y Zé Castro (86').
Incidencias: Vicente Calderón. 40.000 espectadores.
Etichette: Atlético Madrid, Liga, Racing
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