lunedì, gennaio 29, 2007

VENTESIMA GIORNATA: Barcelona-Celta 3-1: Saviola (B); Nené, rig. (C); Ronaldinho, rig. (B); Giuly (B).

L’ arbitro Delgado Ferreira apre la strada al Barça assegnando un rigore su Van Bronckhorst che in realtà era fuori area. Ronaldinho segna e il gol di Giuly in contropiede diventa così un fatto abbastanza prevedibile, dato lo sbilanciamento finale del Celta. Barça che ha dovuto chiedere aiuto all’ arbitro per risolvere una partita che dopo l’ 1-0 sembrava francamente sigillata. Il problema vero, quello di andare in vantaggio, era stato risolto dal solito Saviola alla prima occasione seria creata. Blaugrana che, a corto di accelerazioni negli ultimi metri (e qui è fin troppo facile pensare agli assenti camerunesi), se la prendono con calma e pazienza, davanti a un Celta che preferisce ripiegare piuttosto che aggredire subito i centrocampisti del Barça: piccoli passi, piccoli tocchi, in attesa del momento giusto, cioè del cross perfetto di Van Bronckhorst che trova il Conejo libero di colpire di testa nell’ area piccola.
Da lì in poi pare chiusa, si tratta solo di far girare il pallone e attendere gli eventi, il pane del Barça, che infatti esegue il compito in maniera corretta (grazie anche alla tenerezza del Celta), almeno fino a quando Oleguer e Van Bronckhorst non trovano niente di meglio da fare che regalare un rigore agli ospiti: il rigore in sè è dubbio (comunque non completamente inesistente come quello successivo del 2-1 di Ronaldinho), ma ciò non toglie che intervenire così in area di rigore resti un’ assoluta imprudenza. Dopo il gol di Nené, Rijkaard immette Giuly, Saviola sbaglia due gol da mangiarsi le mani e infine scatta la polemica che ha segnato l’ incontro.
Comunque, una prestazione non spettacolare ma tutto sommato buona del Barça, che fa pensare che il peggio di inizio 2007 sia passato. Tatticamente i pezzi del puzzle stanno tornando tutti al loro posto, poi riavremo anche il futebol bailado, magari in coincidenza col ritorno di Messi ed Eto’o. Nell’ attesa, Iniesta finta ala destra con Xavi e Deco mezzeali sembra al momento la soluzione migliore per dare al tempo stesso maggior controllo del gioco ed imprevedibilità, Giuly meglio a partita in corso per “matare” l’ avversario.

I MIGLIORI: Iniesta, ovvio. Le uniche accelerazioni sono le sue e si infila nel cuore delle difesa avversarie con grande facilità, bravissimo anche a proporre tagli senza palla insidiosissimi. Bene sia nel tridente che da mezzala quando entra Giuly. Saviola implacabile, anche se stavolta fallisce due occasioni abbastanza grosse, soprattutto quella sul tiro-cross di Giuly, anche se è arrivato disturbato all’ impatto col pallone. Il Conejo partecipa poco al gioco di squadra, molto meno di quanto vorrebbe Rijkaard, ma tenerlo fuori ora è impossibile. Però chi ancora una volta è determinante è Valdes, parata non perfetta ma provvidenziale sul destro di Nunez quando si era sul 2-1.
Non mi è dispiaciuto Edmilson, molto più preciso e pulito nel contrastare il gioco avversario rispetto al fallosissimo Motta (anche se la macchinosità palla al piede rimane un problema). Stupendo il cross di Van Bronckhorst per l’ 1-0, decisivo inoltre nel procurarsi il rigore dello scandalo, fin troppo stolto però nel regalare il rigore al Celta in combutta con Oleguer.
Il meglio del fiacco Celta lo troviamo nel completo Angel e nel comandante Oubina. Nené, a parte il rigore, si assenta fin troppo, suo risaputo difetto. Incisivo l’ ingresso di Nunez, sarebbe gol se non ci fosse Valdes.
I PEGGIORI: Male il centro-sinistra della difesa del Celta: Placente è inesistente in tutte e due le fasi, Lequi (proprio assieme a Placente) si dimentica Saviola sull’ 1-0, e poi si becca pure un espulsione per doppia ammonizione nel convulso finale. Canobbio spento, Baiano, siamo alle solite, è troppo solo, può al massimo fare da boa, però non è neanche precisissimo quando ha palle interessanti.
Deco e soprattutto Ronaldinho (raggiunge la sufficienza per la freddezza dimostrata sul calcio di rigore) giocano sottoritmo, è così dall’ inizio dell’ anno, perché sono due giocatori fra i più importanti, spremuti già dalla stagione scorsa, meno allenati e quindi indietro con la condizione.

AZIONI SALIENTI

Barcelona (4-3-3): Valdes 7; Zambrotta 6, Puyol 6,5, Oleguer 5,5, Van Bronckhorst 6,5; Xavi 6, Edmilson 6,5 (dal 69’ Giuly 6,5), Deco 6; Iniesta 7 (dal 91’ Motta s.v.), Saviola 6,5 (dall’ 82’ Gudjohnsen s.v.), Ronaldinho 6.
In panchina: Jorquera, Belletti, Ezquerro.
Celta (4-2-3-1): Pinto 6,5; Angel 6,5, Tamas 6, Lequi 5,5, Placente 5; Oubina 6,5, Pablo Garcia 5,5; Gustavo Lopez 5,5 (dal 71’ Núñez 6,5), Canobbio 5,5 (dal 65’ Guayre 5 ), Nené 6 (dall’ 82’ Jonathan Aspas s.v.); Baiano 5,5.
In panchina: Esteban, Yago, De Ridder, Jonathan Vila.

Gol: Saviola 33’ (B); Nené, rig. 66’ (C); Ronaldinho, rig. 77’ (B); Giuly 85’ (B).
Arbitro: Delgado Ferreira. Ammoniti: Tamas, Placente, Pablo Garcia, Baiano per il Celta; Saviola per il Barça. Espulso: Lequi per doppia ammonizione.

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