TREDICESIMA GIORNATA: Murcia-Real Madrid 1-1:Robinho (R); De Lucas (M).
Grossa occasione persa, questi dovevano essere tre punti obbligati sulla tabella di marcia del Real Madrid. Invece, 20 minuti di dominio assoluto ad inizio partita, l’ illusione di una partita in discesa cui poi subentra progressivamente un’ apatia e una mancanza di idee pressochè totale. Il Murcia nel secondo tempo tira fuori il carattere ed ottiene un pareggio strameritato a dispetto del divario tecnico abissale, e anzi nel finale i padroni di casa vanno pure vicinissimi al colpaccio.
Formazione-tipo (Pepe compreso) per Schuster, Alcaraz fa i conti con le pesanti assenze di Pablo Garcia, Mejia e Regueiro, getta nella mischia il neo-acquisto d’ emergenza De Coz (i lunghi infortuni a Pignol e Curro Torres avevano sguarnito completamente la posizione di terzino destro) e per l’ occasione ridisegna il modulo: contro un Madrid senza esterno di ruolo a destra, il tecnico murciano abbandona il 4-4-2 classico per passare a un centrocampo a rombo (Movilla va sul centro-sinistra) per poter meglio contrastare il triangolo Gago-Diarra-Guti, nucleo del centrocampo madridista, lasciando al tempo stesso completa libertà ad Abel (l’ elemento più fantasioso in una rosa dal tasso creativo assai ridotto) sulla trequarti, dove i merengues tendono a concedere qualche spazio di troppo.
Ma, nonostante la prima occasione sia dei padroni di casa (un’ occasionissima: fallo laterale dalla destra, spizzata di Íñigo e conclusione mancina sbilenca di Abel liberissimo dentro l’ area), è il Real Madrid a dettare legge fin dalle prime battute: il Murcia difende troppo basso e gli ospiti, ben orchestrati da Gago e Guti, possono così iniziare l’ azione con serenità e prendere possesso della metacampo avversaria. La palla circola bene, e proprio Gago si incarica di ispirare l’ azione dello 0-1: lancio smarcante verso la destra, traversone al volo di Guti e gol di testa di Robinho, sbucato (in fuorigioco) sul secondo palo.
Passato in vantaggio, il Real Madrid però sembra accontentarsi, e la spinta dei primi minuti perde progressivamente intensità fino a scomparire del tutto. Ne scaturisce una seconda parte del primo tempo veramente brutta, fra l’ imborghesimento madridista e l’ impotenza del Murcia, i cui due attaccanti il meglio che si vedono arrivare sono pallonate scagliate alla viva il parroco dai propri difensori.
Si avvia il secondo tempo con la sensazione che ben difficilmente la Nueva Condomina potrà gridare un gol dei propri beniamini, invece proprio questo succede già al 3’ della ripresa: Cannavaro è momentaneamente fuori per farsi curare, su un calcio d’ angolo dalla destra di Abel sbuca De Lucas, adocchiato con un certo disinteresse da Guti lì nei pressi, il tuffo è spettacolare quanto completamente indisturbato, a botta sicura per l’ 1-1.
La partita cambia radicalmente, il secondo tempo è tutto del Murcia: la difesa esce bene in blocco e applica con successo sempre maggiore il fuorigioco, il centrocampo alza il ritmo e il pressing e ruba qualche pallone prezioso in più, Abel e Movilla assumono maggior protagonismo nella costruzione del gioco e lanciano qualche buona ripartenza. Le occasioni son tutte dei padroni di casa: tiro da fuori di Movilla sventato in angolo da Casillas, Richi di testa a lato, pallonetto sempre di testa di Abel che spiove a fil di palo alla sinistra di Casillas. Il Madrid non riesce più a costruire alcunchè, gli inserimenti di Higuain e Robben (bentornato) non lo rianimano, e anzi le cose peggiorano pure, perché Guti si fa espellere per una di quelle ricorrenti bambinate che gli hanno impedito durante la carriera di diventare giocatore vero.
Finale col brivido: Goitom (subentrato a un volenteroso ma non sufficientemente incisivo Baiano) chiede triangolo a Movilla, il pelato ex-Zaragoza gliela restituisce magnificamente, Casillas è bravissimo a gettarsi addosso allo svedese e a ridurgli lospecchio, il sinistro finale di Goitom esce di poco, per il sollievo del popolo madridista.
I MIGLIORI: Movilla sale in cattedra nel secondo tempo, quando il Murcia conquista il centrocampo e lui può dettare i tempi. Anche Abel trova più opportunità per giocare il suo calcio: il 25enne fantasista sivigliano ha avuto una serata di buona ispirazione, però non sempre coronata da finalizzazioni all’altezza (il gol sbagliato nei primi minuti) o dalle scelte più adeguate (nel finale impegna Casillas dalla lunga distanza, ma non vede Ivan Alonso liberissimo dall’ altra parte).
E’ piaciuto Íñigo, spilungone che ha lottato con grande generosità su ogni pallone, offrendosi su tutto il fronte d’ attacco. Ottimo esordio di De Coz, con personalità e attenzione: a parte il gol ha limitato bene Robinho (forse un po’ stanco per gli impegni con la nazionale, oltre che ben ingabbiato dal dispositivo di Alcaraz), cercando sempre di impedirgli di girarsi. Non ha fatto parate sensazionali, ma Casillas ha offerto una prestazione molto sicura.
I PEGGIORI: Aveva cominciato molto bene, nella fase di dominio iniziale era padrone del campo, ma Guti ha rovinato tutto con un’ altra sciocchezza delle sue, una reazione oltrettutto dopo che gli era stato già fischiato il fallo a favore…
Nullo Raul, neutralizzato Van Nistelrooy, spesso messo in fuorigioco dalla vigile linea difensiva del Murcia.
Murcia (4-3-1-2): Notario 6; De Coz 6,5, Arzo 6, Ochoa 6, Peña 6; De Lucas 6,5, Richi 6, Movilla 6,5; Abel 6,5 (90'); Baiano 6 (73') Íñigo 6,5 (81').
In panchina: Carini, Cuadrado, Jofre, Gallardo, Goitom 6 (73'), Iván Alonso s.v. (81'), Bruno s.v. (90').
Real Madrid (4-4-2): Casillas 6,5; Ramos 6, Pepe 6, Cannavaro 6, Marcelo 6; Guti 5,5 Diarra 5,5 Gago 6 Robinho 6 (74'); Raúl 5 (74'), Van Nistelrooy 5,5.
In panchina: Dudek, Torres, Metzelder, Drenthe, Higuaín s.v. (74'), Robben s.v. (74'), Saviola.
Goles 0-1 (8'): Robinho de cabeza; 1-1 (48'): De Lucas, que cabecea un saque de esquina.
Árbitro: Daudén Ibáñez, colegio aragonés. Amonestó a De Lucas (30'), Gago (31'), Baiano (33'), Pepe (52'), Movilla (70'), Richi (82'), Abel (84'), Iván Alonso (89') y expulsó a Guti (82') por agresión a Arzo.
Incidencias: Nueva Condomina. 30.000 espectadores. Minuto de silencio por el ex presidente Manuel Medina.
AZIONI SALIENTI
Formazione-tipo (Pepe compreso) per Schuster, Alcaraz fa i conti con le pesanti assenze di Pablo Garcia, Mejia e Regueiro, getta nella mischia il neo-acquisto d’ emergenza De Coz (i lunghi infortuni a Pignol e Curro Torres avevano sguarnito completamente la posizione di terzino destro) e per l’ occasione ridisegna il modulo: contro un Madrid senza esterno di ruolo a destra, il tecnico murciano abbandona il 4-4-2 classico per passare a un centrocampo a rombo (Movilla va sul centro-sinistra) per poter meglio contrastare il triangolo Gago-Diarra-Guti, nucleo del centrocampo madridista, lasciando al tempo stesso completa libertà ad Abel (l’ elemento più fantasioso in una rosa dal tasso creativo assai ridotto) sulla trequarti, dove i merengues tendono a concedere qualche spazio di troppo.
Ma, nonostante la prima occasione sia dei padroni di casa (un’ occasionissima: fallo laterale dalla destra, spizzata di Íñigo e conclusione mancina sbilenca di Abel liberissimo dentro l’ area), è il Real Madrid a dettare legge fin dalle prime battute: il Murcia difende troppo basso e gli ospiti, ben orchestrati da Gago e Guti, possono così iniziare l’ azione con serenità e prendere possesso della metacampo avversaria. La palla circola bene, e proprio Gago si incarica di ispirare l’ azione dello 0-1: lancio smarcante verso la destra, traversone al volo di Guti e gol di testa di Robinho, sbucato (in fuorigioco) sul secondo palo.
Passato in vantaggio, il Real Madrid però sembra accontentarsi, e la spinta dei primi minuti perde progressivamente intensità fino a scomparire del tutto. Ne scaturisce una seconda parte del primo tempo veramente brutta, fra l’ imborghesimento madridista e l’ impotenza del Murcia, i cui due attaccanti il meglio che si vedono arrivare sono pallonate scagliate alla viva il parroco dai propri difensori.
Si avvia il secondo tempo con la sensazione che ben difficilmente la Nueva Condomina potrà gridare un gol dei propri beniamini, invece proprio questo succede già al 3’ della ripresa: Cannavaro è momentaneamente fuori per farsi curare, su un calcio d’ angolo dalla destra di Abel sbuca De Lucas, adocchiato con un certo disinteresse da Guti lì nei pressi, il tuffo è spettacolare quanto completamente indisturbato, a botta sicura per l’ 1-1.
La partita cambia radicalmente, il secondo tempo è tutto del Murcia: la difesa esce bene in blocco e applica con successo sempre maggiore il fuorigioco, il centrocampo alza il ritmo e il pressing e ruba qualche pallone prezioso in più, Abel e Movilla assumono maggior protagonismo nella costruzione del gioco e lanciano qualche buona ripartenza. Le occasioni son tutte dei padroni di casa: tiro da fuori di Movilla sventato in angolo da Casillas, Richi di testa a lato, pallonetto sempre di testa di Abel che spiove a fil di palo alla sinistra di Casillas. Il Madrid non riesce più a costruire alcunchè, gli inserimenti di Higuain e Robben (bentornato) non lo rianimano, e anzi le cose peggiorano pure, perché Guti si fa espellere per una di quelle ricorrenti bambinate che gli hanno impedito durante la carriera di diventare giocatore vero.
Finale col brivido: Goitom (subentrato a un volenteroso ma non sufficientemente incisivo Baiano) chiede triangolo a Movilla, il pelato ex-Zaragoza gliela restituisce magnificamente, Casillas è bravissimo a gettarsi addosso allo svedese e a ridurgli lospecchio, il sinistro finale di Goitom esce di poco, per il sollievo del popolo madridista.
I MIGLIORI: Movilla sale in cattedra nel secondo tempo, quando il Murcia conquista il centrocampo e lui può dettare i tempi. Anche Abel trova più opportunità per giocare il suo calcio: il 25enne fantasista sivigliano ha avuto una serata di buona ispirazione, però non sempre coronata da finalizzazioni all’altezza (il gol sbagliato nei primi minuti) o dalle scelte più adeguate (nel finale impegna Casillas dalla lunga distanza, ma non vede Ivan Alonso liberissimo dall’ altra parte).
E’ piaciuto Íñigo, spilungone che ha lottato con grande generosità su ogni pallone, offrendosi su tutto il fronte d’ attacco. Ottimo esordio di De Coz, con personalità e attenzione: a parte il gol ha limitato bene Robinho (forse un po’ stanco per gli impegni con la nazionale, oltre che ben ingabbiato dal dispositivo di Alcaraz), cercando sempre di impedirgli di girarsi. Non ha fatto parate sensazionali, ma Casillas ha offerto una prestazione molto sicura.
I PEGGIORI: Aveva cominciato molto bene, nella fase di dominio iniziale era padrone del campo, ma Guti ha rovinato tutto con un’ altra sciocchezza delle sue, una reazione oltrettutto dopo che gli era stato già fischiato il fallo a favore…
Nullo Raul, neutralizzato Van Nistelrooy, spesso messo in fuorigioco dalla vigile linea difensiva del Murcia.
Murcia (4-3-1-2): Notario 6; De Coz 6,5, Arzo 6, Ochoa 6, Peña 6; De Lucas 6,5, Richi 6, Movilla 6,5; Abel 6,5 (90'); Baiano 6 (73') Íñigo 6,5 (81').
In panchina: Carini, Cuadrado, Jofre, Gallardo, Goitom 6 (73'), Iván Alonso s.v. (81'), Bruno s.v. (90').
Real Madrid (4-4-2): Casillas 6,5; Ramos 6, Pepe 6, Cannavaro 6, Marcelo 6; Guti 5,5 Diarra 5,5 Gago 6 Robinho 6 (74'); Raúl 5 (74'), Van Nistelrooy 5,5.
In panchina: Dudek, Torres, Metzelder, Drenthe, Higuaín s.v. (74'), Robben s.v. (74'), Saviola.
Goles 0-1 (8'): Robinho de cabeza; 1-1 (48'): De Lucas, que cabecea un saque de esquina.
Árbitro: Daudén Ibáñez, colegio aragonés. Amonestó a De Lucas (30'), Gago (31'), Baiano (33'), Pepe (52'), Movilla (70'), Richi (82'), Abel (84'), Iván Alonso (89') y expulsó a Guti (82') por agresión a Arzo.
Incidencias: Nueva Condomina. 30.000 espectadores. Minuto de silencio por el ex presidente Manuel Medina.
AZIONI SALIENTI
Etichette: Liga, Murcia, Real Madrid
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