DICIASSETTESIMA GIORNATA: Sevilla-Racing 4-1: Kanouté (S); Garay (R); Chevanton (S); Jesus Navas (S); Adriano (S).
Vittoria importante per il Sevilla, 7 punti nelle ultime 3 partite indicano una chiara ripresa: quelle davanti, a parte ovviamente Real e Barça, non sono lepri, e quindi continuando la serie positiva si potrà tornare a parlare di zona-coppe. Non è ancora un Sevilla schiacciasassi, discontinuità e disattenzioni permangono, ma gli andalusi hanno pienamente legittimato la netta vittoria di ieri con alcuni sprazzi di grande intensità che hanno travolto l’ avversario.
Nel Sevilla, torna Escudé dal primo minuto, Maresca sostituisce Keita e anche Kerzhakov ritrova finalmente un po’ di minuti. Dall’ altra parte Marcelino lascia in panchina Serrano e sulla sinistra opta per il doppio terzino, Luis Fernandez-Ayoze in chiara funzione anti-Alves&Navas.
Le prime fasi evidenziano un Racing messo meglio in campo, le sue due linee da quattro imbrigliano la manovra sevillista, e i costanti raddoppi costringono i padroni di casa ad azioni forzate e a singhiozzo, in alcuni casi obbligandoli al lancio verso Kanouté come unica via. Ma appena riesce ad azionare la sua fascia destra, il Sevilla dà spettacolo: da applausi il gol del primo vantaggio, un’ azione che parte come sempre da Alves, passa per Kerzhakov (prestazione non vistosissima, ma utile come sponda), viene impreziosita dallo splendido colpo di tacco di Maresca, ancora per Alves che con grande freddezza dribbla il portiere, evita il rientro di un difensore e lascia a Kanouté l’ onore di infilare nella porta sguarnita.
Il gol sblocca il Sevilla, che ritrova le misure e gli appoggi giusti: Poulsen ruba più palloni, la difesa accorcia con maggior frequenza e l’ azione riacquista grande slancio sugli esterni, non solo a destra ma anche sulla fascia di un immarcabile Diego Capel. Il Sevilla si avvicina con frequenza alla porta di Coltorti, ci provano Navas, Kerzhakov con un tiro alto e ancora Navas che dal fondo mette un pallone che nell’ area piccola non trova la deviazione amica. Anche il Racing ha un’ occasione, ma è un regalo di Escudé, mal sfruttato dal piede sordo di Munitis, ovvero il destro.
Ad inizio ripresa però, la strada del Sevilla torna in salita: Garay ci illustra tutte le sue qualità di difensore-bomber. Prima su punizione tira una saetta da distanza chilometrica che, diretta sotto la traversa, costringe l’ attento De Sanctis al calcio d’ angolo, poi sul corner immediatamente successivo fa valere il suo gioco aereo incornando perfettamente a rete. Ancora un gol subito su calcio piazzato dal Sevilla, una cosa inammissibile, anche se stavolta più che la debolezza della marcatura di Escudé va sottolineata la bravura del colpitore avversario.
Qualche minuto di sconforto per i padroni di casa, che presto però ripartiranno all’ assalto: l’ uomo della serata è Chevanton, che entra per Kerzhakov e risolve su calcio di punizione (non irreprensibile Coltorti, si fa freddare sul suo palo), esplodendo in una gioia rabbiosa e incontenibile, nella quale scarica tutte le tensioni accumulate in questa sua difficile esperienza sevillista (Juande Ramos non lo voleva vedere nemmeno dipinto, e in estate era anche stato messo sul mercato). Con le squadre lunghe c’è spazio ormai solo per le discese del Sevilla, ancora di più quando Capel costringe alla doppia ammonizione Garay: nel finale si può arrotondare il risultato, con Navas che per una volta nella sua vita riesce a fare centro a tu per tu col portiere e con Adriano, intermittente nelle sue presenze per i continui acciacchi, che si regala la soddisfazione personale col permesso di un Racing che ha già rivolto i suoi pensieri al panettone.
I MIGLIORI: I ripescati di Jiménez, Chevanton e Maresca. L’ italiano sta garantendo nuova linfa al centrocampo sevillista, dà respiro alla manovra e inventiva quando si spinge sulla trequarti. Partecipazioni decisive nel primo gol, col colpo di tacco, e nel terzo, quando lancia Navas in contropiede.
Fantastica la partita di Diego Capel, manda al manicomio mezzo Racing, provocando quattro cartellini gialli su cinque, due dei quali valgono l’ espulsione di Garay. Esplosivo, sfrontato e velocissimo, magari deve imparare a guardare di più in mezzo prima di crossare. Solito trascinatore Alves, positivo Mosquera: ho deciso di adottarlo Aquivaldo, perché tutto sommato è un bravo ragazzo, un po’ goffo in alcuni momenti ma molto forte e deciso nei contrasti, sa farsi sentire.
I PEGGIORI: Pinillos soffre da matti Capel, rischia l’ espulsione già nel primo tempo, Coltorti fa rimpiangere Tono: un po’ fermo lo svizzero, pochi riflessi e una viva sensazione d’ insicurezza, oltre alla flagrante colpevolezza sul gol di Chevanton.. Non pervenuto Smolarek.
Al di là del gol, non mi ha fatto impazzire la partita di Kanouté, il maliano ha pesato sulla manovra meno di quanto dovrebbe. Incertezze da Escudé.
Sevilla (4-4-2): De Sanctis 6,5; Alves 7, Mosquera 6,5, Escudé 5,5, Drago 6 (90'+); Navas 6,5, Poulsen 6,5, Maresca 7, Capel 7,5 (81'); Kerzhakov 6 (60'), Kanouté 6.
In panchina: Vargas, Fazio, Martí s.v. (90'+), Poulsen, Chevanton 7 (60'), Adriano 6,5 (81'), Duda
Racing (4-4-2): Coltorti 5; Pinillos 5,5, Garay 6,5, Moratón 6, L. Fernández 5,5; J. López 5,5 (75'), Colsa 6, Duscher 6, Ayoze 5,5 (61'); Munitis 6, Smoralek 5 (84').
In panchina: Mario, C. Navas, S. Sánchez s.v. (84'), Tchité s.v. (75'), L. López, Serrano 6 (61'), I. Bolado.
Goles: 1-0 (25'): Kanouté. 1-1 (49'): Garay. 2-1 (65'): Chevantón. 3-1 (84'): Navas. 4-1 (90'): Adriano.
Árbitro: Lizondo Cortés, Colegio Valenciano. Expulsó a Garay por dos amarillas (72'). Amonestó a Pinillos (2'), J. López (40'), Chevantón (68') Kanouté (68'), Daniel Alves (70'), Jesús Navas (73') y Moratón (80').
Incidencias: Sánchez Pizjuán. 40.000 espectadores en el feudo sevillista.
Nel Sevilla, torna Escudé dal primo minuto, Maresca sostituisce Keita e anche Kerzhakov ritrova finalmente un po’ di minuti. Dall’ altra parte Marcelino lascia in panchina Serrano e sulla sinistra opta per il doppio terzino, Luis Fernandez-Ayoze in chiara funzione anti-Alves&Navas.
Le prime fasi evidenziano un Racing messo meglio in campo, le sue due linee da quattro imbrigliano la manovra sevillista, e i costanti raddoppi costringono i padroni di casa ad azioni forzate e a singhiozzo, in alcuni casi obbligandoli al lancio verso Kanouté come unica via. Ma appena riesce ad azionare la sua fascia destra, il Sevilla dà spettacolo: da applausi il gol del primo vantaggio, un’ azione che parte come sempre da Alves, passa per Kerzhakov (prestazione non vistosissima, ma utile come sponda), viene impreziosita dallo splendido colpo di tacco di Maresca, ancora per Alves che con grande freddezza dribbla il portiere, evita il rientro di un difensore e lascia a Kanouté l’ onore di infilare nella porta sguarnita.
Il gol sblocca il Sevilla, che ritrova le misure e gli appoggi giusti: Poulsen ruba più palloni, la difesa accorcia con maggior frequenza e l’ azione riacquista grande slancio sugli esterni, non solo a destra ma anche sulla fascia di un immarcabile Diego Capel. Il Sevilla si avvicina con frequenza alla porta di Coltorti, ci provano Navas, Kerzhakov con un tiro alto e ancora Navas che dal fondo mette un pallone che nell’ area piccola non trova la deviazione amica. Anche il Racing ha un’ occasione, ma è un regalo di Escudé, mal sfruttato dal piede sordo di Munitis, ovvero il destro.
Ad inizio ripresa però, la strada del Sevilla torna in salita: Garay ci illustra tutte le sue qualità di difensore-bomber. Prima su punizione tira una saetta da distanza chilometrica che, diretta sotto la traversa, costringe l’ attento De Sanctis al calcio d’ angolo, poi sul corner immediatamente successivo fa valere il suo gioco aereo incornando perfettamente a rete. Ancora un gol subito su calcio piazzato dal Sevilla, una cosa inammissibile, anche se stavolta più che la debolezza della marcatura di Escudé va sottolineata la bravura del colpitore avversario.
Qualche minuto di sconforto per i padroni di casa, che presto però ripartiranno all’ assalto: l’ uomo della serata è Chevanton, che entra per Kerzhakov e risolve su calcio di punizione (non irreprensibile Coltorti, si fa freddare sul suo palo), esplodendo in una gioia rabbiosa e incontenibile, nella quale scarica tutte le tensioni accumulate in questa sua difficile esperienza sevillista (Juande Ramos non lo voleva vedere nemmeno dipinto, e in estate era anche stato messo sul mercato). Con le squadre lunghe c’è spazio ormai solo per le discese del Sevilla, ancora di più quando Capel costringe alla doppia ammonizione Garay: nel finale si può arrotondare il risultato, con Navas che per una volta nella sua vita riesce a fare centro a tu per tu col portiere e con Adriano, intermittente nelle sue presenze per i continui acciacchi, che si regala la soddisfazione personale col permesso di un Racing che ha già rivolto i suoi pensieri al panettone.
I MIGLIORI: I ripescati di Jiménez, Chevanton e Maresca. L’ italiano sta garantendo nuova linfa al centrocampo sevillista, dà respiro alla manovra e inventiva quando si spinge sulla trequarti. Partecipazioni decisive nel primo gol, col colpo di tacco, e nel terzo, quando lancia Navas in contropiede.
Fantastica la partita di Diego Capel, manda al manicomio mezzo Racing, provocando quattro cartellini gialli su cinque, due dei quali valgono l’ espulsione di Garay. Esplosivo, sfrontato e velocissimo, magari deve imparare a guardare di più in mezzo prima di crossare. Solito trascinatore Alves, positivo Mosquera: ho deciso di adottarlo Aquivaldo, perché tutto sommato è un bravo ragazzo, un po’ goffo in alcuni momenti ma molto forte e deciso nei contrasti, sa farsi sentire.
I PEGGIORI: Pinillos soffre da matti Capel, rischia l’ espulsione già nel primo tempo, Coltorti fa rimpiangere Tono: un po’ fermo lo svizzero, pochi riflessi e una viva sensazione d’ insicurezza, oltre alla flagrante colpevolezza sul gol di Chevanton.. Non pervenuto Smolarek.
Al di là del gol, non mi ha fatto impazzire la partita di Kanouté, il maliano ha pesato sulla manovra meno di quanto dovrebbe. Incertezze da Escudé.
Sevilla (4-4-2): De Sanctis 6,5; Alves 7, Mosquera 6,5, Escudé 5,5, Drago 6 (90'+); Navas 6,5, Poulsen 6,5, Maresca 7, Capel 7,5 (81'); Kerzhakov 6 (60'), Kanouté 6.
In panchina: Vargas, Fazio, Martí s.v. (90'+), Poulsen, Chevanton 7 (60'), Adriano 6,5 (81'), Duda
Racing (4-4-2): Coltorti 5; Pinillos 5,5, Garay 6,5, Moratón 6, L. Fernández 5,5; J. López 5,5 (75'), Colsa 6, Duscher 6, Ayoze 5,5 (61'); Munitis 6, Smoralek 5 (84').
In panchina: Mario, C. Navas, S. Sánchez s.v. (84'), Tchité s.v. (75'), L. López, Serrano 6 (61'), I. Bolado.
Goles: 1-0 (25'): Kanouté. 1-1 (49'): Garay. 2-1 (65'): Chevantón. 3-1 (84'): Navas. 4-1 (90'): Adriano.
Árbitro: Lizondo Cortés, Colegio Valenciano. Expulsó a Garay por dos amarillas (72'). Amonestó a Pinillos (2'), J. López (40'), Chevantón (68') Kanouté (68'), Daniel Alves (70'), Jesús Navas (73') y Moratón (80').
Incidencias: Sánchez Pizjuán. 40.000 espectadores en el feudo sevillista.
4 Comments:
Ho visto l'intera partita: Sevilla ancora troppo distratto, ma mi è piaciuto, ha giocato bene anche nel primo tempo. Decisivo Chevanton, ottima prestazione fornita da Jesus Navas, Mosquera (anche a me questo ragazzo alla fine sta simpatico, a volte mi fa "tenerezza") e Diego Capel, devastante sulla fascia sinistra. Ma il migliore in assoluto è stato Maresca, era da tempo immemore che non lo vedevo giocare così bene, ieri non ha sbagliato nulla, che partitone!
Sfortunato Kerzhakov, con la sua uscita il Sevilla ha dilagato. Eppure per me non stava giocando male: nulla di sensazionale, però come hai detto te ha fatto qualche buona sponda, partecipando all'azione del gol di Kanouté.
Ragazzi che Sevilla, se impariamo a difendere su situazioni di palla inattiva saranno dolori per tutti...in Spagna e soprattutto in Europa. Partita maiuscola degli italiani e della banda deroch quelle sovrapposizioni continue hanno distrutto il Racing. Menzione speciale per Diego Capel a me non ha mai fatto impazzire speriamo che mi faccia ricredere...saluti.
Edoardo.
Al di là del "tradimento" di Juande, questa resta una signora squadra, con alternative importanti, soprattutto in mezzo al campo... se pensiamo che ieri mancava gente come Keita (che coppia di centrali con Poulsen!), Renato, Luis Fabiano, Konè (più i vari Dragutinovic, Javi Navarro e Boulahrouz) e che un signor giocatore come Adriano era tra le riserve, abbiamo la misura della validità di questa rosa...
Distrazioni difensive sui calci piazzati a parte, il Sevilla resta una meravigliosa pubblicità per la Liga (e se Navas acquista continuità anche in campo europeo...). Mi chiedevo (e lo chiedo a Valentino) se il Siviglia abbia intenzione di muoversi sul mercato di gennaio (magari un difensore centrale di vero spessore?). Marcello.
L' equilibrio all' interno della rosa è stato uno dei punti forti del ciclo del Sevilla: Juande poteva cambiare da partita a partita senza perderci nulla e anzi risparmiandoci energie, avendo una rosa con pochi imprescindibili e molti giocatori ottimi ma perfettamente intercambiabili. Quest' anno quest' equilibrio si è un po' incrinato, per gli infortuni e anche, ahimè, per l' evento luttuoso della morte di Puerta. I tecnici son stati costretti a improvvisare e anche a non dare turnover ad alcuni giocatori. Va detto poi che se Juande era uno scienziato del turnover, Jiménez tende più ad affidarsi a un undici-tipo, vediamo se questa sua strategia pagherà.
Le distrazioni sui calci piazzati sono veramente sorprendenti, perchè l' anno scorso il Sevilla difendeva benissimo proprio queste situazioni. Per quanto riguarda il mercato, non credo siano necessari particlari innesti: in difesa, credo che il vero colpo sarebbe recuperare dall' infortunio Javi Navarro, giocatore che inizialmente non apprezzavo e che è invece è importantissimo come leader del reparto, che senza di lui tende adaccorciare meno e rinculare un po'troppo, lasciando spazi agli inserimenti dalla seconda linea avversaria (fate caso ai gol che ha preso il Sevilla in questa maniera, oltre a quelli da calcio piazzato).
P.S.: Scusate il ritardo della risposta, l' articolo sul Clasico mi ha portato via un sacco di tempo.
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