domenica, marzo 09, 2008

VENTISETTESIMA GIORNATA: Real Madrid-Espanyol 2-1:Valdo (E); Higuain (R); Raul, rig. (R).

L’ ingenuità dell’ Espanyol regala tre punti balsamici a un Real Madrid mediocre nel gioco e ammaccato (almeno prima di stasera) nel morale. Gli uomini di Valverde hanno proposto una strategia opposta a quelle recenti di Getafe e Roma, scegliendo per lunghi tratti della partita di giocarsela a viso aperto nella metacampo madridista e accettando una partita dai ritmi alti e con ribaltamenti da un’ area all’ altra. Non è un caso che, proprio nella fase in cui, nel secondo tempo, i catalani credono maggiormente a una possibile vittoria, essi si sbilancino e incassino il contropiede da cui nasce il rigore del 2-1, fallo sciocco di Jarque su Raul che si incarica di trasformarlo (sorbole, son 200 gol con la maglia merengue!).

Rispetto alla Roma, manca Gago, Baptista torna mezzala e in attacco ci va Higuain. Le prime fasi vedono un Espanyol deciso ad approfittare del disorientamento madridista dopo l’ eliminazione dalla Champions, che pressa e attacca con decisione direttamente nella metacampo avversaria. Primi minuti di controllo ospite che fruttano due azioni pericolose, un tiro da fuori di Jonathan Soriano sventato in angolo da Casillas al termine di una bellissima combinazione tutta di prima, e un colpo di testa di poco mancato da Valdo libero sul secondo palo, azione che verrà replicata con maggior successo un po’ di minuti più tardi. Passati i dieci minuti, il Real Madrid comincia a trovare le misure e a fare più possesso-palla, ma proprio in questa fase di riassestamento arriva la doccia fredda dello svantaggio, con Valdo sul secondo palo incomprensibilmente libero di incornare a rete il traversone come sempre perfetto di Luis Garcia da azione di calcio d’ angolo.
In assenza del gioco, il Real Madrid perlomeno mantiene l’ orgoglio, e fa sentire la sua reazione: Kameni sventa con la sua straordinaria agilità una punizione sotto la traversa di Baptista, ma non può nulla sul colpo di ginocchio di Higuain servito sul secondo palo al termine di una grande iniziativa di Marcelo sulla sinistra.
La ripresa comincia con l’ Espanyol intenzionato a ripetere la strategia aggressiva d’ inizio partita. I biancoblu cercano di sfondare, a parte una bordata “alla Aquilani” di Smiljanic però creano poco, e il Real Madrid comincia a comprendere la situazione che si sta delineando, a lui favorevole perché non ha l’ onere di fare la partita e perché gli spazi per le transizioni nella metacampo avversaria stanno aumentando.
Entra il rientrante Tamudo e anche Coro, Valverde vuole proprio vincerla, ma il protagonista è ora Guti, che ha spazi per andare palla al piede nella trequarti avversaria, alzare la testa e dare il passaggio giusto: così fa al 72’, Raul detta il passaggio e molto abilmente induce l’ arbitro a fischiare il rigore, per una strattonata leggera ma determinante di un Jarque veramente pollo nell’ occasione.
La reazione dell’ Espanyol è di nervi e di pochissimo calcio, anzi è il Real Madrid ad avvicinarsi di più a un’ ulteriore marcatura in contropiede. Nel finale, a triplice fischio già avvenuto, c’è pure l’ espulsione di Tamudo, imbestialitosi con l’ arbitro.

I MIGLIORI: Dopo la brutta figura di mercoledì si riprende Pepe, in crescendo nel corso della partita, energico e autorevole. Bene, evento raro, anche Marcelo, molto incisivo in due-tre inizative offensive (fra cui quella da cui nasce l’ 1-1, oltre a una bella sassata di poco a lato nel secondo tempo), quelle che dovrebbero essere il suo forte. Determinante Guti nel secondo tempo, quando l’ Espanyol gli concede gli spazi sulla trequarti.
Un solo intervento impegnativo per Kameni, ma sulla punizione di Baptista il camerunese mostra il meglio del suo repertorio. Buona prova di Smiljanic, personalità e continuità in mezzo al campo. Molto continuo anche David Garcia sulla sinistra, più propositivo del solito.
I PEGGIORI: Gioca anche un buon primo tempo, ma Jarque la combina grossa sul rigore. Affonda poco Riera. Spento Robinho (esce per un acciacco alla fine del primo tempo), non va meglio il suo sostituto Drenthe, un po’ pasticcione.

Real Madrid (4-3-3): Casillas 6; Torres 6, Pepe 7, Heinze 6, Marcelo 7; Guti 6,5, Diarra 5,5, Julio Baptista 6 (dal 63’ Sneijder 6); Raul 6, Higuain 6 (dal 75’ Soldado s.v.), Robinho 5,5 (dal 46’ Drenthe 5,5).
In panchina: Dudek, Gago, Balboa, Saviola.
Espanyol (4-4-1-1): Kameni 7; Zabaleta 6, Jarque 5,5, Torrejon 6, David Garcia 6,5; Valdo 6,5 (dal 68’ Coro s.v.), Moisés Hurtado 6, Smiljanic 6,5, Riera 5,5 (dall’ 83’ Ewerthon s.v.); Luis Garcia 6,5; Jonathan Soriano 6 (dal 65’ Tamudo 5,5).
In panchina: Lafuente, Serran, Chica, Angel.

Gol: Valdo 29’ (E); Higuain 42’ (R); Raul, rig. 72’ (R).
Arbitro: Muñiz Fernández. Ammoniti: Drenthe per il Real Madrid; Moisés Hurtado, David Garcia, Jarque, Smiljanic, Zabaleta, Tamudo. Espulso: Tamudo.


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